Ferrante: «Coronavirus? Bisognava fermarsi prima» - ESCLUSIVA
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Ferrante: «Coronavirus? Bisognava fermarsi prima. La Lazio merita lo scudetto» – ESCLUSIVA

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L’ex attaccante del Torino e dell’Inter Marco Ferrante è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni per analizzare il momento che sta attraversando il nostro Paese

Marco Ferrante, ex attaccante di Inter e Torino tra le altre, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Calcionews24.com, per analizzare il momento che sta attraversando il nostro paese.

Secondo lei è stato giusto rinviare gli Europei 2020?

«Penso proprio di si, non vedo come la cosa si possa risolvere in breve. Il sentore è che non sarà cosi. Penso che sia giusto per tutelare tutti, giocatori ma soprattutto tifosi».

Le competizioni dovevano fermarsi prima?

«Assolutamente sì, soprattutto in Inghilterra. Ho visto che anche i concerti e le manifestazioni sono andati avanti. Bisognava stoppare tutto anche per tutelare il cittadino. Speriamo di non pagare gli errori fatti».

Cambierà qualcosa nel mondo (anche nel calcio) al termine di questa pandemia?

«Credo di sì. Bisogna agire un pochino prima. Ci sono tantissime popolazioni in difficoltà dove ci sono tanti aiuti, penso all’Africa ad esempio, ma non basta. Adesso siamo rattristati perché è successo in Italia ed è esploso da noi. Una volta finito tutto dobbiamo guardare avanti».

Come valuta questa prima parte di campionato?

«La Juve non è stata l’ammazza-campionato come gli altri anni. La Lazio meriterebbe lo scudetto, secondo me quest’anno ci sono squadre attrezzate. Mi è piaciuta la Lazio per il gioco, la Juventus riesce a fare la differenza con i singoli. L’Inter è venuta meno negli scontri diretti. Per quanto mi riguarda devi fare la differenza negli scontri diretti: i nerazzurri non hanno inciso quando avrebbero dovuto».

La sorpresa di questo campionato?

«Tutte le squadre che sono in zona Europa League, più o meno, hanno mantenuto il loro andamento. Tranne il Torino, da cui ci si aspettava qualcosa di più. Voglio fare un plauso ulteriore all’Atalanta che si è distinta non solo in Italia, ma anche in Europa. I nerazzurri sono un giocattolo perfetto, grazie anche a Gasperini. Peccato che la storia dica il contrario sugli allenatori che fanno bene nei club medio-piccoli, come il Gasp ai nerazzurri. Comunque è una società modello, esemplare».