Gravina: «Fiducia in Mancini e nella squadra. Difficile modificare il calendario»
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Gravina: «Fiducia in Mancini e nella squadra. Difficile modificare il calendario»

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Gabriele Gravina

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato della mancata qualificazione dell’Italia al Mondiale di Qatar 2022: l’analisi

Al termine del Consiglio Federale, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato della mancata qualificazione dellItalia al Mondiale in Qatar. Le dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport.

SENSAZIONI – «Me lo ha chiesto anche ieri sera Mancini… Sto bene, vivo nel mondo del calcio da tantissimi anni e so di poter considerare questa squadra speciale perché da squadra normale ha fatto qualcosa di straordinario. Noi guardando le singole individualità non possiamo competere con certe corazzate europee o mondiali, abbiamo però fatto una cosa straordinaria vincendo l’Europeo. Alcuni episodi ci hanno dato ragione, ma gli stessi ci hanno poi dato torto: se contro la tua diretta avversaria ti giochi due jolly così, devi pagare un prezzo. Noi l’abbiamo pagato. Il dubbio è: abbiamo esaurito il credito o si va avanti? Io comunque sono ottimista, ero con Mancini quando prima dell’Europeo aveva detto che avremmo vinto, adesso se mi dice che andremo in Qatar come faccio a non seguirlo?». 

COSA MANCA – «Dobbiamo recuperare il senso di spensieratezza che ci ha reso speciali, se continuiamo ad essere normali la vedo male. Ho già parlato con più di un calciatore: prima delle ultime due gare erano preoccupati, molto tesi. Quel trofeo di luglio è storia, ha tanti aspetti positivi ma anche messo un peso addosso a questi ragazzi, li porta a sentirsi eccessivamente responsabili. Dobbiamo tornare speciali, senza ansia da prestazione a tutti i costi perché, come dice Mancini, i ragazzi si stanno divertendo poco e si vede».

MODIFICHE AL CALENDARIO – «Già stamattina ne ho parlato con la Lega Serie A. Lo faremo ancora, ma la vedo complicata. Il calendario impedisce di modificare le giornate di campionato a ridosso playoff, l’unica è approfittare della sosta del 30 gennaio decisa dalla Uefa per le qualificazioni sudamericane: è evidente che non possiamo utilizzare quella finestra per anticipare una giornata, stiamo pensando ad uno stage azzurro più ampio».

NESSUNA PREOCCUPAZIONE – «In tre anni abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Stiamo lavorando su un progetto e se ci pensate Mancini ha perso solo contro la Spagna. Non buttiamo la croce su questi ragazzi, cerchiamo di essere più comprensivi. Il nostro percorso non può essere e non è legato alla capacità di vincere trofeo, noi stiamo lavorando ad ampio raggio. Si dice che la Federazione avrà un impatto economico negativo, ma vi assicuro di no: abbiamo raddoppiato gli introiti senza contare sui risultati, ma solo vendendo la nostra immagine come credibile. Poi è chiaro che voglio andare al Mondiale, dobbiamo andarci, anche se è molto complicato rispetto a prima».