Grobbelaar choc: «Ho ucciso delle persone. Quante? Non posso dirlo» - Calcio News 24
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Grobbelaar choc: «Ho ucciso delle persone. Quante? Non posso dirlo»

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L’ex portiere del Liverpool, Grobbelaar, ricorda quando appena 18 enne fu costretto ad arruolarsi nell’esercito del suo Paese

Bruce Grobbelaar, ex portiere del Liverpool campione d’Europa con i Reds nella finale vinta contro la Roma all’Olimpico, si racconta a 360° al The Guardian, svelando anche fatti oscuri della sua adolescenza. «Il calcio mi ha salvato dalla depressione e mi ha tenuto lontano dai pensieri oscuri della guerra». Il portiere esordisce così quando gli viene chiesto di ricordare  quando appena 18enne, fu arruolato nell’esercito del suo Paese natale (l’attuale Zimbabwe) per la guerra civile di Rhodesia. Una guerra cruenta che lo costrinse a uccidere un numero indefinito di guerriglieri antigovernativi di Robert Mugabe: «Era il crepuscolo e quando il sole inizia ad affossarsi vedi le ombre tra i cespugli. Non riesci a riconoscere granché finché non vedi il bianco degli occhi dei soldati. O vivi tu o loro. Spari, vai a terra e c’è uno scambio di proiettili. Poi senti delle voci che ti dicono ‘Caporale, mi hanno colpito!’ e fai per zittirle, altrimenti vieni ucciso tu e gli altri. Quando cessa il fuoco vedi corpi a terra dappertutto. La prima volta tutto quello che hai nello stomaco ti risale fino alla bocca. Quanti ne ho uccisi? Non posso dirlo. Ho ucciso tante persone e per questo ho sempre vissuto la mia vita giorno per giorno. Posso solo pentirmi di quello che ho fatto, ma non posso cambiare il mio passato».

Grobbelaar, poi, racconta un episodio legato a un suo compagno: «Ricordo che tagliava le orecchie a ogni uomo che ammazzava e le metteva in un vaso… e aveva diversi vasi. La sua famiglia fu torturata e voleva vendetta» e ammette di aver rischiato di finire in depressione come altri soldati che decisero di suicidarsi: «Si uccisero simultaneamente in due bagni vicini all’accampamento». Nel 1979 quando la guerra finì, l’ex portiere andò in Canada ai Vancouver Whitecap fino all’approdo al Liverpool l’anno successivo con cui vinse 6 Premier League, la Coppa dei Campioni del 1984 contro la Roma oltre a 3 Coppe d’Inghilterra.