Guerra in Ucraina, Solomon racconta la fuga: «15 ore di guida fino al confine, poi...» - Calcio News 24
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Guerra in Ucraina, Solomon racconta la fuga: «15 ore di guida fino al confine, poi…»

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Il calciatore dello Shakhtar Solomon ha raccontato il viaggio per fuggire dall’Ucraina

Manor Solomon, calciatore dello Shakhtar Donetsk, tramite un lungo post su Instagram ha raccontato il viaggio percorso per fuggire dall’Ucraina.

IL RACCONTO – «Prima di tutto, per me va tutto bene e ora sono in Polonia. Il mio cuore è con i cittadini israeliani e ucraini che sono ancora bloccati nel paese e ovviamente con tutti i miei membri del gruppo, abbiate cura di voi stessi. Giovedì mattina mi sono svegliato al suono di esplosioni e allarmi, ho subito contattato il gruppo e i miei amici di Kiev. Dopo aver capito che dovevo prendermi cura di me stesso e che il gruppo non aveva molto da fare, ho deciso di partire e alle 18:30 sono stato prelevato dall’autista ucraino di un amico.


La strada era molto lunga, ingorghi folli e panico di persone in fuga, il codice della strada era una raccomandazione e tutte le stazioni di servizio sono state fatte saltare in aria. Dopo più di 15 ore di guida dura, l’autista mi ha lasciato vicino al confine con la Polonia nella speranza che potessi attraversare (ai giovani ucraini non è permesso lasciare il paese).
Al confine c’era grande caos e decine di migliaia di persone, donne e uomini con famiglie e bambini che piangevano, in piedi con le valigie al freddo gelido, in grande incertezza. Quando ho visto che le code non stavano avanzando e che ero bloccato sul posto, mi sono reso conto che non mi spettava nulla e stavo solo aspettando un veicolo di soccorso israeliano che potrebbe essere in grado di salvarmi.


Dopo più di 10 ore di fila con i bagagli in mezzo a una folla di persone, è arrivato il telefono che stavo aspettando ed ero felice di salire su un’auto che aveva salvato un’altra famiglia israeliana, e insieme abbiamo attraversato il confine. Un enorme grazie a tutti coloro che hanno fatto del loro meglio per aiutarmi, lo apprezzo davvero.
Il mio cuore va alle persone che sono ancora lì e incapaci di farcela, vorrei poter aiutare.
Prego affinché tutti gli israeliani, i membri del mio gruppo e i cittadini che si trovano in Ucraina riescano a lasciare il Paese e spero che la situazione difficile e complessa finisca presto
».