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2013

Il Pagellone di CN24 – Catania: stagione super, successo storico

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OTTAVA MERAVIGLIA – Quando si chiude una stagione superando il record stabilito in quella precedente, conquistando la salvezza senza patemi d’animo e proseguendo il processo di crescita avviato, non si può non temere un passo falso in quella successiva, considerando che le insidie sono sempre dietro l’angolo. Il Catania in quest’ultima edizione del campionato non ha semplicemente fatto un passo in avanti e alimentato il progetto tecnico di Antonino Pulvirenti, ma ha superato ogni aspettativa iniziale, anche la più rosea, scrivendo una delle pagine più belle della sua storia, tra record riscritti e sogni sfiorati. Una stagione indimenticabile per il club etneo, nonostante la rivoluzione dirigenziale della scorsa estate potesse turbarne l’equilibrio, ed una squadra che, una volta raggiunto il traguardo della salvezza, non si è fermata, ma ha dimostrato di voler accelerare e di essere in grado di poter fare un salto di qualità importante, come dimostra il sorpasso sull’Inter e l’incredibile ottavo posto con 56 punti. La squadra rossoblù, dunque, consolida la propria realtà e continua a stupire: cambia l’assetto dirigenziale, cambiano gli allenatori, ma non cambia la sostanza, quella di un club ormai pronto a guardare oltre i confini nazionali.

IL CAMMINO – Comincia nel migliore dei modi il nuovo corso di Rolando Maran, che fa il suo esordio sulla panchina del Catania con un pareggio in trasferta contro la Roma. La prima vittoria arriva nella seconda giornata per 3-2 contro il Genoa, il primo passo falso in quella successiva in casa della Fiorentina, mentre la prima gioia stagionale contro il Siena, quando i tre punti valgono l’ottavo posto. Un cammino importante quello della squadra siciliana, che ha saputo rialzarsi dopo le sconfitte e non farsi condizionare dagli episodi a sfavore (gol annullati, rigori non concessi, rigori e gol irregolari concessi ingiustamente agli avversari). Durante il girone di ritorno, infatti, il Catania resta in lizza per un posto in Europa League, che però non riesce ad agguantare, ma i numeri definiscono meglio una stagione super: ottavo posto, record di punti in Serie A, 12 vittorie casalinghe che valgono il miglior risultato di sempre in serie A, sono alcune delle statistiche che possono rendere l’idea di tale successo.

VOTO 8 – Quando il lavoro della società riesce a combinarsi bene con quello dello staff tecnico e della squadra e ad essere supportato dal sostegno incondizionato di una tifoseria che ha saputo trasmettere la propria passione anche nei momenti più delicati della stagione, il mix che ne consegue è un club in grado di superare se stesso. La dirigenza ha saputo dare stabilità, nonostante i cambi al suo interno, il tecnico, accolto dallo scetticismo condivisibile visti i risultati del predecessore Montella, è stato in grado di migliorare una squadra dalla base già forte, la squadra si è sempre impegnata senza fermarsi, anche nei momenti più difficili della stagione o quando i traguardi già raggiunti potevano spingere ad un rilassamento.

GIOCATORE CHIAVE:  BERGESSIO – Una delle fotografie della stagione etnea è il centravanti argentino, che con i gol messi a segno in questa stagione si è portato al secondo posto nella classifica dei marcatori del Catania più prolifici in Serie A. Le 13 reti, infatti, hanno permesso a Bergessio di superare Mascara, mentre resta lontano Spinesi con i 17 gol siglati nella stagione 2006/07. I gol, dunque, potrebbero bastare per descriverne il rendimento stagionale, ma non può passare inosservato il grande lavoro di sacrificio, che poi viene premiato dalla coralità di una squadra della quale lui è riferimento in attacco ed elemento imprescindibile.

GIOCATORE FLOP: DOUKARA – Se la professionalità mostrata negli allenamenti bastasse per esprimere un giudizio sulla sua stagione, allora l’attaccante franco-senegalese meriterebbe un voto importante, ma, nonostante le chance ricevute da Maran durante la stagione, ha dimostrato di non essere ancora un giocatore all’altezza del palcoscenico della massima serie italiana. Un calciatore acerbo, che ha costretto il suo allenatore a trovare nuove soluzioni tattiche quando è stato necessario ovviare all’assenza di Bergessio, del quale doveva essere sostituto. Nelle 13 partite disputate in questo campione, Doukara ha evidenziato i suoi limiti e la necessità di cimentarsi in un’altra realtà per poter fare il salto di qualità.

DA DOVE RIPARTIRE – Un club cresciuto a piccoli passi, che però ha fatto un balzo in avanti in questa stagione, deve proseguire il proprio cammino mantenendo il proprio impianto e migliorando quelli aspetti che necessitano di essere sviluppati. Nello specifico, questa squadra per poter ambire alla qualificazione in Europa League deve conservare la propria competitività, che passa anche dalla conferma di alcuni “big”, e sapersi rinnovare, investendo con oculatezza i ricavi da eventuali cessioni importanti. Un club, dunque, ambizioso deve puntare sulle idee, soprattutto se non si ha alle spalle la solidità economica delle “grandi”, partendo anche dal passato recente, pregno di lezioni da mettere in campo.