La svolta in campagna elettorale: eliminare la tassa Brozovic - Calcio News 24
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La svolta in campagna elettorale: eliminare la tassa Brozovic

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Arrivato nel gennaio 2015 tra grandi aspettative, Marcelo Brozovic si sta rivelando un flop per l’Inter. Nonostante i vari cambi in panchina, il croato non è riuscito a trovare continuità e il Meazza si è stancato, sottolineandolo con fischi assordanti…

La tassa sulla dispersione delle ceneri più relative imposte di bollo, la tassa sulla Benzina dell’Abissinia o la tassa sotto forma di prezzo unico per poter celebrare il matrimonio: quale è la tassa più odiata dai tifosi dell’Inter e che, in campagna elettorale, i politici potrebbero promettere di eliminare? Nessuna di queste, ma la tassa Marcelo Brozovic. Arrivato nel 2015 dalla Dinamo Zagabria tra grandi aspettative, con grandi club europei sulle sue tracce, il centrocampista croato non è mai riuscito a fare la differenza con la maglia nerazzurra, nonostante la fiducia dei numerosi allenatori passati dalle parti di Milano e i tanti ruoli in cui è stato schierato. Anche Luciano Spalletti, come Stefano Pioli e Roberto Mancini, ha puntato molto su di lui in questa stagione: 17 presenze in Serie A per un totale di 851′. Tre gol, di cui due nella stessa partita contro il Benevento, e tre assist: numeri non da dimenticare, ma vanno analizzate le prestazioni…

Anche oggi, schierato dal 1′ in Inter-Bologna, Brozovic su dieci palloni giocati ne ha sbagliati undici, tolto l’assist al 2′ per Eder in occasione dell’1-0: errori elementari, poca grinta e troppa sufficienza. Le qualità sono evidenti, con una proprietà tecnico di alto livello, ma manca la costanza e questo è diventato palese anche per i tifosi della Beneamata, che hanno riservato una bordata di fischi al momento della sostituzione con Rafinha. E il numero 77 ha reagito applaudendo ironicamente verso la Curva, un atteggiamento irritante. Date le prestazioni da 4 in pagella, ormai una certezza, la domanda è la seguente: perchè non metterlo in panchina per qualche settimana? Il classe 1992 è vissuto ormai come una tassa dai sostenitori nerazzurri, stanchi di vederlo perdere costantemente il pallone e di ciondolare senza alcuna meta a centrocampo. E anche sui social Brozovic non è granchè amato, basta dare uno sguardo su Twitter…