2013
Inter, Schelotto: «Grazie alla società per avermi sostenuto»
Lesterno nerazzurro ha parlato del calcio italiano in Argentina.
INTER SCHELOTTO – Lunga intervista ai microfoni della radio argentina Vorterix per Ezequiel Schelotto, che ha parlato anche della sua esperienza nel calcio italiano: «E’ difficile per i giovani emergere in prima squadra, è più probabile che le grandi squadre ti prestino ad un club di livello inferiore per giocare. Se questa squadra non ti può pagare lo stipendio lo fa il club di proprietà, come avviene per le riserve in Argentina. Non so perché all’Inter ci siano pochi italiani, mentre alla Juventus ce ne sono 8 che giocano in Nazionale, è sempre stato così, sono due politiche differenti. Ritiro? Sono stato in stanza con Cambiasso, che mi dà tanti consigli, e con Ricky Alvarez, con il quale mi diverto parecchio. Nagatomo? E’ incredibile, perché solitamente i giapponesi sono seri e composti, lui invece è allucinante. Noi gli diciamo che è più cinese che giapponese. Palacio? Ha disputato un grande campionato, credo il più bello per lui, ma abbiamo sofferto la sua assenza nel finale di stagione», ha dichiarato l’esterno dell’Inter, che poi ha rievocato il gol nel derby e parlato di Samuel: «Non potevo credere di aver segnato. Il presidente Moratti mi disse che ero entrato nella storia. E’ stato gentile, la dirigenza mi ha sostenuto in un momento difficile, standomi vicina. Samuel? E’ importante per l’Inter, così come Palacio. Non credo che Walter tornerà al Boca».
