Irrati Var: «ero scettico, ma mi sono dovuto ricredere»
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Irrati interviene sulla Var: «Ero scettico, ma mi sono dovuto ricredere»

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Con franchezza, il fischietto toscano ha parlato a lungo del Var dal punto di vista di un arbitro

Var o non Var, questo è il dilemma amletico. Ormai gli italiano dopo un anno abbondante, si stanno abituando. L’esperimento, sembra che stia ottenendo i frutti sperati, considerato che è entrato in scena al Mondiale russo ed è sempre più viva l’ipotesi che possa debuttare dagli ottavi di Champions in poi. Una delle più grandi frasi già fatte sulla tematica in questione, riguarda la perdita di potere dei fischietti e del fatto che quest’ultimi possano trovarla come una scomoda e non gradita ingerenza. Massimiliano Irrati, dal suo punto di vista, smentisce in un baleno tutto ciò.

Ecco le parole espresse dall’arbitro della sezione di Pistoia Rai Radio 1: «All’inizio ero scettico, ma mi sono dovuto ricredere, i fatti hanno dimostrato che la Var serve. Quando Rosetti, leader poject del progetto Var, ci iniziò a parlare di questa cosa due anni fa sembrava inapplicabile, ero molto dubbioso sull’applicazione pratica convinto che potesse trasformare il calcio in peggio ma mi sono dovuto ricredere. l comportamento dei calciatori è migliorato il gioco effettivo è aumentato. Chiunque faccia l’arbitro non può che apprezzare l’aiuto che viene da fuori, prima doveva decidere completamente da solo e mentre tutti gli altri rivedevano le azioni lui era l’unico a non poterlo fare».