Juve, incubo Champions League tra maledizione e fallimento
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Juve, incubo Champions League tra maledizione e fallimento

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Ancora una tremenda delusione per la Juve di Andrea Agnelli, travolta in casa dal Villarreal ed eliminata dalla Champions League

Arrivederci Champions League: l’uscita fragorosa della Juve conclude in malo modo la stagione italiana nella massima competizione continentale per club. Un’eliminazione che fa malissimo, totalmente inaspettata per il percorso bianconero delle ultime settimane.

Sul banco degli imputati, primo fra tutti, Max Allegri. Anche per dichiarazioni post partita alquanto discutibili, senza assunzioni di responsabilità e sforzandosi di valutare un bicchiere molto più pieno di quel che dice la realtà.

Al netto di un discreto primo tempo, giocato con fluidità e pericolosità ma senza trovare la via del gol, la delusione è totale per quanto visto nei secondi quarantacinque minuti. Gli accorgimenti tattici studiati nell’intervallo da Emery hanno completamente imbrigliato Locatelli e compagni, evidenziando l’assenza di idee spesso tallone d’Achille della manovra offensiva juventina.

Annullato il totem Vlahovic dopo la clamorosa traversa e, di fatto, dopo il gol lampo dell’andata che sembrava poter incanalare la qualificazione. E invece, nei 180 minuti successivi la Juve non è stata capace di scalfire più le certezze di Rulli, incassando quattro reti da un subdolo e sornione Villarreal cui è bastato poter disporre di Gerard Moreno giusto una ventina di minuti per alzare il livello.

Un’umiliazione cocente per la Vecchia Signora, per il quarto anno consecutivo naufragata di fronte al suo pubblico con un avversario sulla carta inferiore. Dopo Ajax, Lione e Porto lo spettro della maledizione Champions League agita dunque ancora la Continassa.

Ma il fallimento bianconero acuisce anche quello dell’intero calcio italiano, ancora una volta fuori dal lotto delle migliori otto formazioni europee e con all’orizzonte i delicatissimi spareggi della Nazionale per evitare di bucare l’appuntamento mondiale per il secondo quadriennio consecutivo. Tempi bui, purtroppo, e in fondo al tunnel si fatica sempre più a intravedere la luce.