Juve, Gambelli: «C'era chi non vedeva l'ora da Calciopoli...»
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Juve, Gambelli: «C’era chi non vedeva l’ora da Calciopoli…»

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Le parole in esclusiva di Riccardo Gambelli in esclusiva a Juventusnews24.com: «Prima si distrugge la Juve e poi si fanno le leggi»

Riccardo Gambelli, scrittore, tifoso e piccolo azionista bianconero, ha rilasciato un’intervista in esclusiva a Juventusnews24. Di seguito le sue parole sul momento dei bianconeri.

Che idea si è fatto della penalizzazione per il caso plusvalenze?

«“Tanto tuonò che piovve”. Che vuol dire? Si tratta di una frase usata per alludere ad un evento atteso da tempo. Penso che i media e le istituzioni calcistiche non vedevano l’ora che arrivasse questo evento per penalizzare nuovamente la Juventus come nel 2006. Con Calciopoli tutti telefonavano perché era consentito parlare con i designatori, ma fu punita solo la Juve. Stavolta si è consumata la stessa cosa: con le plusvalenze si guadagna in due, ma le ha fatte solo la Juve e le altre no. E poi…».

Prego.

«E’ stata emessa una sentenza sulle plusvalenze dove non c’è una legge. La Juve e la sua dirigenza sicuramente negli ultimi 2-3 anni hanno commesso degli errori, ma in assenza di regolamento li hanno commessi in un settore dove tutti li commettevano. Era possibile, quindi, fare queste plusvalenze. Guarda caso, però, hanno colpito solo la JuventusIl Ministro Abodi ha detto che si deve avere la responsabilità politica di cambiare le regole e che serve una legge per le plusvalenze. Certo, prima si distrugge la Juve e poi si fanno le leggi…La cosa più grave è che questa sentenza ha dei vizi di forma clamorosi. Spero che il Collegio del Coni la ribalti: io un po’ ci credo all’annullamento della penalizzazione».

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