Lazio, non c'è cifra per Milinkovic-Savic: venderlo è un errore - Calcio News 24
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Lazio, non c’è cifra per Milinkovic-Savic: venderlo è un errore

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Il fenomeno della Lazio è inevitabilmente finito nel mirino delle big: PSG pronto a fare follie per Milinkovic-Savic. Va venduto?

Siamo in tempo di calciomercato: la finestra invernale non ha ancora conosciuto il via – previsto per il prossimo 3 gennaio – ma già si rincorrono i rumors. Come logico che sia, clamorosi o meno: quello legato al fuoriclasse della Lazio Sergej Milinkovic-Savic ha tutti gli argomenti per risultare apparentemente folle. I club di mezza Europa sono disposti a dare battaglia per accaparrarsene le prestazioni, più di tutti quel PSG che oramai non bada a spese pur di conquistare l’agognata Champions League: oltre 150 milioni di euro, 170 addirittura stando alle ultime indiscrezioni, il bonifico giusto per strappare il centrocampista serbo alla Lazio di Claudio Lotito. La risposta immediata avrebbe carattere affermativo: del resto come non venderlo a certe cifre? Eppure la verità non è sempre quella più scontata.

Lazio, vendere o non vendere?

O più che la verità la scelta giusta. Quella da compiere per il bene del club ancor prima che delle sue casse: i due aspetti sono spesso correlati, ma non sempre. Di mezzo c’è la tutt’altro che scontata abilità nel reinvestire l’eventuale bonus milionario derivante dalla cessione di un proprio asso, saper tramutare la rilevanza dell’importo in valore effettivo sul campo. Perché poi è lì che ci si afferma, non nella classifica delle plusvalenze: in altre parole, una gestione può essere definita virtuosa se ai sorrisi del bilancio aggiunge quelli prettamente sportivi. Altrimenti è un po’ come un cane che si morde la coda: vendi il tuo calciatore migliore, prometti di fare ferro e fuoco con quei soldi ma sostanzialmente non riesci a comporre una squadra all’altezza dell’aspettativa di quei milioni incassati. E ti ritrovi nel concreto ad aver perso la tua stella, in un contesto complessivo in cui tutto stava girando per il verso giusto. Come oggi accade alla Lazio, fatta eccezione per qualche stop recente, dettato più da episodi – vedi le due gare interne contro Fiorentina e Torino – che da un calo generalizzato delle prestazioni.

La stagione di Milinkovic-Savic

Al netto di un altro ragionamento: se sei una squadra di medio-alta levatura e pensi da grande club, difficilmente puoi scegliere di privarti dei tuoi migliori calciatori. Si dovrebbe piuttosto salvaguardare i pezzi pregiati della bottega e man mano, con il concorso dei risultati e di una sana gestione, aggiungere elementi che possano ulteriormente incrementare il valore totale. Oggi Milinkovic-Savic è l’anima di questa Lazio: classe 1995 e dunque in piena esplosione atletica, psicologica e tecnica, è un centrocampista devastante per abbinamento di presenza e fisica e padronanza dei fondamentali. Davvero complesso trovare un omologo che muova così agilmente una stazza di oltre 190 centimetri, che calci più o meno indifferentemente con i due piedi e con quella potenza e precisione, che possa contribuire alla fase difensiva e trovare la via del gol con relativa semplicità. Sette quelli stagionali, tutti in trasferta e tutti clamorosamente decisivi per le vittorie contro Chievo, Bologna, Nizza, Sampdoria e per il pareggio strappato pochi giorni fa sul campo dell’Atalanta, sotto di due gol ed alle corde come raramente era apparsa la Lazio in questa stagione.

Lazio-Milinkovic Savic: resistere!

Contratto in scadenza nel 2022: il legame tra Lazio e Milinkovic-Savic è saldo, certo può essere rinnovato per via delle recenti prestazioni, inoltre può e deve ulteriormente crescere la mira del progetto biancoceleste per convincere lo slavo sulla possibilità di lottare per le zone altissime della classifica anche in questo club. Dove è già il calciatore più rappresentativo e dove può ancora crescere e migliorarsi, progredire sulla strada di un’affermazione già bella ed intrapresa. Magari arriverà il giorno in cui le due strade si separeranno: ma il momento può essere ancora ritenuto lontano. O meglio deve: la Lazio ha trovato un fenomeno e ha l’obbligo di fare di tutto per trattenerlo. Ne va della descrizione della sua ambizione: se sceglie di vendere Milinkovic-Savic resta nella dimensione di un club generatore di plusvalenze. Per carità va bene, a maggior ragione in questo caso con le cifre che stanno circolando, ma basta essere chiari sulla proiezione generale del tutto. E poi chi prende al suo posto? Quali sono questi fuoriserie del livello di Milinkovic-Savic disposti a vestire la maglia della Lazio? A maggior ragione dopo una cessione così pesante? Se invece il club di Lotito trova la forza per trattenerlo, costruendogli così un progetto di valore intorno, ecco come i segnali che stanno emergendo nel corso di questa stagione – dalla vittoria della Supercoppa Italiana sulla Juventus in poi, Lazio che poi si è ripetuta sui bianconeri in campionato, risultando peraltro l’unico club in grado di espugnare lo Stadium negli ultimi due anni – potrebbero risultare non soltanto dei meri segnali.