2013
Mazzarri si prende lInter
Diversi gli elementi positivi sui quali il tecnico toscano sta plasmando la sua nuova creatura: allInter è tornato l’ottimismo
Completamente immerso nella sua nuova esperienza professionale. E non c’erano dubbi a riguardo, conoscendo la meticolosità del personaggio: Walter Mazzarri si prende l’Inter determinato a rilanciarne le ambizioni dopo un periodo decisamente al di sotto delle ambizioni della società e ha diversi elementi di ottimismo sui quali fondare il nuovo progetto nerazzurro.
DIFESA – Il modulo prevederà ancora la proverbiale difesa a tre mazzarriana: con il fidato Campagnaro ed il ritorno di Andreolli il settore – che può contare su interpreti del valore di Samuel, Ranocchia e Chivu e della promessa Juan Jesus – è a posto. A difesa di Handanovic tre calciatori affidabili: titolari certi Campagnaro e Ranocchia – il difensore italiano, considerando l’importante richiesta della società, alla fine dovrebbe restare in nerazzurro – con Samuel (più indicato da centrale), Juan Jesus e Chivu a giocarsi il terzo posto a sinistra. Sarà proprio l’ex difensore del Napoli la pedina chiave per spiegare ai nuovi compagni di reparto i movimenti richiesti da Mazzarri: Campagnaro conosce alla perfezione il tecnico toscano e la sensazione forte è quella che la retroguardia nerazzurra possa risultare decisamente più solida rispetto a quanto riscontrato nella scorsa stagione. Il primo passo di una netta inversione di tendenza.
CENTROCAMPO – Sulle cinque pedine di un classico modulo mazzarriano mancano due interpreti: avviamo l’analisi da quel che c’è. Guarin, Kovacic e Nagatomo sono tre cardini sui quali incentrare la prossima Inter: è altamente probabile che si rinunci ad un trequartista puro alla Hamsik in nome di una mediana in linea in grado di premiare gli inserimenti proprio di Kovacic e Guarin. Tra i due un centrocampista d’interdizione puro che oggi è Cambiasso ma che – in ottica di formazione titolare – difficilmente sarà l’argentino: sfumato l’obiettivo primario (quel Paulinho che ha scelto Tottenham come destinazione d’approdo in Europa) si punta tutto su Nainggolan, una priorità che può garantire allo stesso tempo equilibrio generale alla squadra e dinamismo nella fase attiva di gioco. E’ il belga il profilo richiesto da Mazzarri che presto sarà accontentato per quanto concerne l’esterno destro di centrocampo: con Nagatomo a sinistra sarà Isla a presidiare la corsia destra, l’accordo con la Juventus può arrivare nelle prossime ore.
ATTACCO – Il leader Mazzarri vede crescere la sua squadra intorno alle convinzioni tattiche maturate in una lunga e proficua gavetta: gli elementi di ottimismo non si fermano a quelli già indicati, è noto come tutte le prime punte impiegate dal tecnico toscano nelle sue ultime esperienze – Bianchi a Reggio Calabria, Pazzini a Genova e l’esplosione di Cavani a Napoli – abbiano giocato su rendimenti eccellenti. E in tal senso sia Icardi che Belfodil sono profili sui quali il lavoro di Mazzarri può accelerare il processo verso potenziali attaccanti di livello: l’argentino è una prima punta tipica, l’ex attaccante del Parma ha la tecnica giusta per ricoprire diverse posizioni sul fronte offensivo. Sarà uno dei due a far reparto con l’inamovibile Palacio in attesa dell’altro argentino: quel Milito che sta bruciando i tempi di recupero per rivelarsi l’arma in più dello scacchiere mazzarriano. Al netto dell’approdo di Thohir. Che potrebbe disegnare scenari differenti: Mazzarri non ci pensa e lavora a tutto campo sulla sua nuova creatura. La chiamata che ha tanto atteso e che non vuole fallire.