Parma, Ghirardi: «Cassano e Donadoni restano, Saponara e Giovinco...» - Calcio News 24
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2014

Parma, Ghirardi: «Cassano e Donadoni restano, Saponara e Giovinco…»

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Il patron del club emiliano tra calciomercato e progetti futuri.

CALCIOMERCATO PARMA GHIRARDI – Appuntamento con i tifosi per il presidente del Parma, che ha risposto alle domande dei sostenitori gialloblù attraverso le colonne de “La Gazzetta dello Sport”. Inevitabilmente la prima domanda riguarda le voci sull’addio di Antonio Cassano: «Cassano non è sul mercato, l’ha detto lui stesso e io non l’ho mai messo sul mercato. Voglio che resti e faccia vincere il Parma con la sua classe», ha spiegato Tommaso Ghirardi, che poi ha parlato dell’allenatore Roberto Donadoni: «Sono molto contento di Donadoni, ha ancora un anno di contratto con noi. Lo sto apprezzando molto come allenatore e come uomo. Pur essendo stato un grande campione famoso in tutto il mondo è una persona molto diretta, modesta, a cui piace confrontarsi. Ha quell’umiltà che non ho riscontrato in altre persone che hanno fatto di meno nella vita. Mi auguro che possa continuare a lavorare nel Parma. Sarà più facile che una grande venga a portarselo via, piuttosto che lasciarlo andare noi».

MERCATO – Sulle voci riguardanti un futuro gialloblù per Saponara e Mariga, invece: «Saponara è in comproprietà, il Parma è stato il primo a scoprirlo, poi è arrivato il Milan. Mi auguro che possa mostrare le sue qualità ma se resta al Milan e non gioca non potrà farlo. A Parma le porte sono sempre aperte. A giugno si vedrà. Mariga? Non credo che possa tornare. A centrocampo siamo a posto, lui viene da un grave infortunio, gli auguro di riprendersi».

PROGETTI – Domande anche sul ritorno di Sebastian Giovinco, sui piani di rafforzamento e le ambizioni del club: «Giovinco ha fatto il suo tempo a Parma, ora si è consacrato ad alti livelli. La nostra squadra è equilibrata, non abbiamo bisogno di rinforzarla. Ha grandi margini di crescita, lasciamo lavorare Donadoni. L’Europa? Ci proviamo ma è difficile. Vorrei far diventare il Parma una società autosufficiente che non abbia più bisogno del supporto degli azionisti, che possa dare soddisfazioni ai tifosi nel realismo, puntando ai primi dieci posti. Dopo Chievo e Livorno, il nostro è il bacino più piccolo. Facciamo già miracoli. Non nascondo che sarebbe prezioso un aiuto da parte di istituti bancari locali e sponsor. Comunque, il Parma non verrà ridimensionato. Anzi, in questi anni abbiamo continuato ad investire. Tra un mese inaugureremo la club house per i giovani con 40 posti letto. A Collecchio abbiamo investito quasi 8 milioni negli ultimi 2 anni. Finché sentirò l’amore della gente mi impegnerò per fare il massimo qui. Nel momento in cui mi sentirò sopportato sarò il primo a cambiare aria. Leonardi resterà a lungo. Lui e il suo staff hanno ancora 3 anni di contratto e nessuno mi ha mai chiesto di andarsene».