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Il piano della Roma: Champions e sponsor per non sacrificare un big

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Di Francesco non vuole salutare un big a giugno, per questo motivo il piano giallorosso prevede un aumento corposo delle entrate tramite Champions e sponsor

La qualifica ai quarti di Champions per ipotecare il futuro. Ma da sola, purtroppo, non basta. Dopo essere passati sotto la severa lente d’ingrandimento della Uefa, spiegando i perchè di un bilancio che nell’ultimo anno non ha rispettato la consegna imposta del pareggio, il trio Baldissoni-Gandini-Monchi lavora per evitare che la cosa si ripeta. L’obiettivo, nel lungo termine, è quello di blindare la partecipazione in Champions. Attualmente è quinta, di fronte un ad un bivio: l’occasione per migliorare la propria situazione può essere già stasera contro il Benevento all’Olimpico, anche se in piena emergenza a centrocampo, con i soli Strootman e Gerson a disposizione e Perotti obbligato a fare il trequartista. Nel prossimo futuro invece ci sarà un calendario fittissimo, con Udinese, Shakhtar, Milan, Napoli, Torino e ancora Shakhtar, che indirizzerà inevitabilmente il destino non solo sportivo della società.

La priorità però è un’altra. Bisogna chiudere il bilancio in pareggio a fine stagione. Come? Monetizzare gli asset, tradotto, vendere un pezzo dell’argenteria. La cessione di Dzeko al Chelsea avrebbe portato 23 milioni di plusvalenza ma che non sarebbero comunque bastati a chiudere i conti in  pareggio. Serve portarne a casa una trentina. Ma i calciatori in grado di produrre una plusvalenza simile entro il 30 giugno si contano sulle dita di una mano: l’indiziato numero uno è il portiere Alisson, che piace da matti a Real e Psg, è costato 7 milioni e ora vale quasi dieci volte tanto. Monchi farà comunque l’impossibile per tenerlo. Poi c’è Nainggolan, che ha estimatori soprattutto in Cina e da quelle parti il mercato a giugno è chiuso. Il gioiello Pellegrini invece ha una clausola valida solo a luglio e che può variare in base alle presenze tra i 25 e i 30 milioni. Allora il management lavora per ridurre quella forbice: guadagnare i quarti di Champions eliminando lo Shakhtar aumenterebbe le entrate (soprattutto se la Juve si fermasse).