Praet e la consacrazione alla Sampdoria: «Voglio il Mondiale 2018» - Calcio News 24
Connettiti con noi

Sampdoria News

Praet e la consacrazione alla Sampdoria: «Voglio il Mondiale 2018»

Pubblicato

su

Praet

Dennis Praet, il biliardo, la moda e la Samp: «Quest’anno è decisivo per la mia carriera. Giampaolo mi vede mezzala»

Bene, ma non benissimo, viste le attese della scorsa estate. Dennis Praet deve necessariamente fare di più e sperare che la sua seconda stagione alla Sampdoria sia di gran lunga migliore della prima, anche sull’esempio di qualche connazionale – come Mertens e Nainggolan – che sta vivendo l’annata della vita: «Non pensavo che Nainggolan avrebbe fatto così bene – confessa Praet ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport” -. In Belgio ho parlato spesso con Mertens, anche perché veniamo dalla stessa città: da esterno aveva fatto bene, ma da centravanti ha giocato una stagione strepitosa. Hanno saputo cambiare migliorando». Praet potrebbe chiedere consiglio ai due, ma non l’ha fatto, perché sa qual è il suo problema: «La tattica. Quella è la difficoltà da superare qui in Italia. E poi il ritiro è diverso dal Belgio, dove si va una settimana in albergo: qui si sta via 20 giorni».

SAMP, ASPETTAMI – La seconda volta non si può sbagliare: «Con Giampaolo stiamo lavorando molto sulla tattica. Fisicamente non ho problemi, anche perché tornato dalle vacanze con il jet lag mi sono messo subito in regime d’allenamento. Questo campionato per me è importante». C’è stata una discussione sul suo ruolo, trequartista o mezzala? «Il mister mi vede mezzala: io non discuto e cerco di lavorare per migliorare in quel ruolo». Giampaolo l’ha pure schierato regista in ritiro: «Il mister dice che sarò un top player in quel ruolo quando invecchierò, ma a me non piace proprio…». Torniamo quindi alle mansioni da mezzala: «Non è facile esser decisivi da lì: hanno segnato soprattutto gli attaccanti e i trequartisti, perché quattro mezzali han prodotto solo cinque gol. Se trovassimo più gol dal centrocampo, sarebbe uno step fondamentale per crescere in classifica. Non è pero semplice assimilare il lavoro che stiamo facendo. L’anno scorso pensavo sempre: dove devo muovermi? Quando devo farlo? Così perdevo l’attimo giusto. Con un anno in più d’esperienza, mi muovo meglio». C’è un obiettivo chiaro per il 2017-18: «Voglio esplodere per regalarmi una chance in vista del Mondiale di Russia».