Rosella Sensi su Totti: «Roma, fallo presidente. Spalletti è vuoto» - Calcio News 24
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La Sensi in tutti i sensi: «Totti presidente, Spalletti ormai è vuoto»

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L’ex presidente della Roma Rosella Sensi attacca la società giallorossa sulla gestione del ritiro di Totti, che vedrebbe bene in un ruolo di altissimo profilo. Su Pallotta e Spalletti invece…

Il ritiro a fine stagione, ormai praticamente ufficiale, di Francesco Totti dal calcio giocato è la notizia della settimana, probabilmente del mese, probabilmente ancora dell’anno. Tutti ne parlano, anche se per il momento il diretto interessato ha detto veramente poco (Roma, Totti: «Ritiro? Presto saprete tutto»). Tutto ciò che si sa riguardo al futuro dell’attuale capitano della Roma è che, dismessi i panni da calciatore tra qualche settimana, probabilmente prenderà il posto di direttore tecnico dei giallorossi, così come il presidente James Pallotta ha fatto intendere. Un ruolo importante? Non proprio secondo Rosella Sensi, presidentessa della Roma fino al 2008, che ieri ha sbottato ai microfoni di Rai Sport: «Sono letteralmente allibita, perché una società come la Roma non può permettere che un simbolo del genere venga trattato così: quello che sta accadendo è colpa di Pallotta, che avrebbe dovuto accompagnare Totti in questo suo percorso. Chiedo al presidente di essere più presente, ma se proprio non ce la fa, nomini proprio Totti al suo posto presidente a questo punto». Insomma, per la Sensi il ruolo di prossimo d. t. della Roma sarebbe solo un contentino per Totti che, probabilmente, avrebbe voluto dare l’annuncio dell’addio in modo un po’ diverso.

Rosella Sensi: «Spalletti, stai sbagliando pure tu» 

«L’ultimo annuncio, quello di Monchi, è stato l’esempio di come è stato gestito quest’anno: mi aspettavo maglie celebrative, eventi… Invece no, è stato sbagliato tutto», ha continuato la Sensi nel corso della sua intervista. Parole non proprio tenere anche nei confronti del tecnico della Roma Luciano Spalletti: «L’ho avuto anche io come allenatore e conosco le sue capacità, ma aveva bisogno di qualcuno che gli dicesse di non dire certe cose, di non parlare del suo futuro a gennaio, perché così ha messo in crisi la squadra. Lo vedo svuotato internamente. Totti? Doveva capirlo meglio, non doveva gestirlo così. Spalletti è bravo, ma a livello caratteriale è troppo ermetico». Chiusura ancora sul numero dieci giallorosso: «Io come presidente lo vedrei benissimo, serve uno presente a Trigoria e lui non è una presenza per nulla ingombrante».