Sassuolo, Frattesi: «Da piccolo mi piaceva di più il tennis. Scudetto? Vince l'Inter» - Calcio News 24
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Sassuolo, Frattesi: «Da piccolo mi piaceva di più il tennis. Scudetto? Vince l’Inter»

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Davide Frattesi

Davide Frattesi, attaccante del Sassuolo, si racconta in una bella intervista doppia a SportWeek, settimanale de La Gazzetta dello Sport, assieme al suo amico Scamacca

Davide Frattesi, attaccante del Sassuolo, si racconta in una bella intervista doppia a SportWeek, settimanale de La Gazzetta dello Sport, assieme al suo amico Scamacca. Le sue parole:

STORIA – «Abbastanza tranquilla. I miei genitori non mi hanno fatto mai mancare nulla e non smetterò mai di ringraziarli. Devo ringraziare anche mio nonno materno Carmine, è stato il primo a credere in me sin da piccolo».

LAZIO – «Nel Torneo facevamo un sacco di danni come ha già spiegato Gianluca. Allo stadio andrei a vedere la Roma»

SASSUOLO-DIONISI – «Mi hanno dato grande fiducia. Da parte del club e di mister Dionisi. In estate non eravamo sicuri di restare, lui ha detto chiaro di voler puntare su di me e lo ha dimostrato. Salto? Sicuramente meglio giocare, poi dopo due o tre anni fatti bene sei pronto per le grandi. Scudetto? Dico l’Inter».

IDOLO – «Da piccolo non è che il calcio mi facesse impazzire. Giocavo a tennis e il mio idolo era Federer. Facevo due giorni a settimana tennis e tre calcio. Poi arrivò il momento di scegliere e decisi per il calcio perché mi piaceva stare in gruppo. Nel mio ruolo oggi il più forte è De Bruyne, senza ombra di dubbio»

SCAMACCA – «A lui ruberei il tiro e fuori la tranquillità con cui affronta le situazioni. In comune abbiamo tanto non saremmo amici altrimenti. Scherzi? Lo faccio quando lo vedo un po’ giù, è il mio modo per farlo sorridere. Lo stesso fa lui con me e menomale che ho avuto lui affianco mi ha aiutato a superare tanti momenti duri. Felice per lui? Quando ha segnato a San Siro davanti ad Ibra».

PERSONALE – «Orgoglioso di me quando sono riuscito a superare un brutto momento nella vita privata e mi sono buttato a capofitto sul lavoro, tanto che quei due mesi brutti sono coincisi con il mio momento migliore qui a Sassuolo. Errore? Non ridarei tanto peso alla persona che poi alla fine mi ha deluso».