2023
STATS – Lazio: per Immobile è proprio un anno no
Venerdì sera Ciro Immobile ha raggiunto quota 10 realizzazioni in questo campionato, che alla luce degli eventi odierni si va a complicare per lui
Venerdì sera Ciro Immobile ha raggiunto quota 10 realizzazioni in questo campionato, che alla luce degli eventi odierni si va a complicare per lui. Dimostrandosi capace, anche in un’annata condizionata da un po’ di stop, di toccare quella doppia cifra che per un goleador del suo rango rappresenta una certezza e insieme il minimo sindacale, quasi un’ovvietà. In 7 stagioni trascorse a Roma, il numero 17 non ha mai mancato l’obiettivo, anche se certo sono stati altri i periodi di grande splendore. Stiamo parlando infatti di un giocatore che nei tornei conclusi negli anni pari ha sfiorato la media di un gol a gara: 29 centri in 33 incontri nel 2017-18; l’incredibile 36 su 37 del 2019-20 che gli ha consentito di eguagliare il record di Gonzalo Higuain; le 27 reti in 31 incontri dell’anno scorso.
A La Spezia il centravanti è tornato ad esultare dopo quasi due mesi e lo ha fatto con un’esecuzione su rigore impeccabile: palla da una parte e portiere dall’altra. Un gol importante anche per la squadra perché ha consentito di sbloccare una gara iniziata in modo complicato. Più in generale, è sembrato in crescita di condizione, ben disposto al dialogo con i compagni d’attacco, che ha creato una serie di situazioni dove un po’ tutti hanno offerto la sensazione di divertirsi. Quando Sarri a metà ripresa lo ha sostituito con Pedro, non è sembrato approvare in pieno la scelta del tecnico. Immobile ha voglia di dimostrare di essere tornato pienamente il solito Ciro e non vuole perdere minuti per aumentare il suo bottino di reti. C’è una stagione del passato che può ricordare questa? Quattro anni fa, epoca Simone Inzaghi, chiuse il torneo 2018-19 con “solo” 15 reti, il suo minimo in biancoceleste. Ci sono ancora 9 gare adesso per superare quella quota, ma l’incidente di oggi potrebbe bloccarlo per un po’. Andiamo a vedere i numeri in parallelo delle due annate.
L’Immobile di allora giocò moltissimo, quello odierno neanche scendendo in campo sempre riuscirebbe a raggiungere né le 36 presenze, né l’81,9% di titolarità. Colpisce anche il dato delle sostituzioni: Sarri lo ha già levato dal campo 7 volte, il suo predecessore solo, ma va detto che all’epoca non c’era ancora la possibilità dei 5 cambi. E di uno come Ciro non si riesce a fare a meno facilmente, anche quando non funziona come sempre.