2013
?Terzi sul campo?, difficile darle torto
L’esito degli ultimi minuti thriller del campionato sono oramai storia nota: il rammarico della Fiorentina va alle modalità con cui il Milan ha avuto la meglio sul Siena e centrato quel terzo posto utile per l’accesso ai preliminari della prossima Champions League. Il tutto dopo una seconda parte di stagione in cui probabilmente qualche discusso episodio ha favorito la già strepitosa rimonta rossonera.
“TERZI SUL CAMPO” – Così l’amministratore delegato della Fiorentina Sandro Mencucci a margine della contesa finale, precisando poi: “Parliamo di errori in buona fede, ma quando si perde un obiettivo per un punto è inevitabile che gli sbagli arbitrali possano giocare un ruolo decisivo, vedi in Fiorentina-Roma e Siena-Milan”. Difficile dare torto al dirigente viola ma soprattutto al complesso della proposta di gioco messa in mostra dalla Fiorentina nell’arco della stagione, un’idea che parte da un fitto palleggio nelle prime battute della manovra per poi trovare sfogo sia in via centrale – grazie alla qualità di interpreti quali Borja Valero, Pizarro, Aquilani e Jovetic – che sulle corsie laterali, presidiate da interpreti del calibro di uno strepitoso Cuadrado e di un ritrovato Pasqual. Con il passaggio al 4-3-3 si è esaltato Adem Ljajic, libero di trovare spazio sui lati e sfruttare tutta la sua tecnica di base.
FENOMENO MONTELLA – Detto della qualità di gioco – la Fiorentina ha evidenziato senza dubbio la migliore proposta calcistica della Serie A – il miracolo di Montella sta proprio nell’aver plasmato questo progetto in un tempo brevissimo, alla luce della vera e propria rivoluzione messa in atto dalla proprietà viola nella scorsa estate. Dirigenti nuovi, allenatore nuovo, calciatori nuovi – confermati i soli Pasqual, Romulo, Jovetic e Ljajic dopo la disastrosa stagione in cui si è addirittura sfiorato la retrocessione – ed impresa così complessa proprio per questa ragione: difficile amalgamare un gruppo rifondato in tempo così breve e imprimere una qualità di gioco così riconoscibile e proficua. Settantadue reti all’attivo, secondo miglior attacco del torneo dopo il Napoli (73), fermandoci ai numeri – e bypassando le polemiche arbitrali a cui si è fatto riferimento – soltanto i numeri della difesa (44 reti subite) sono costate il terzo posto alla banda Montella.
IL FUTURO – Passa proprio da una più efficace organizzazione difensiva – fattore che passa inevitabilmente anche dalla necessità di rinforzi adeguati nel pacchetto difensivo – il prossimo step viola: assicuratasi la permanenza di Montella, sembra essere proprio questo il passo decisivo per garantire continuità al progetto avviato nella scorsa estate. Jovetic o non Jovetic, questo sarà il tormentone del calciomercato viola: meglio risolverlo nel più breve tempo possibile, in un senso o nell’altro. E’ anche e soprattutto da questa eventuale somma che si delineeranno le strategie della società, con un Giuseppe Rossi in più nel motore, un Ljajic probabilmente riconfermato e la vicenda Cerci tutta da vivere: forte l’interesse del Napoli, ma la Fiorentina – soprattutto in caso di partenza di Jovetic – potrebbe scegliere di puntare sull’esterno in comproprietà con il Torino. La garanzia è il ritrovato entusiasmo e la solidità di una società abile ed ambiziosa: l’anno prossimo sarà Europa League, con l’obiettivo dichiarato di centrare quel terzo posto che in questa stagione avrebbe meritato… sul campo.