Valencia Juventus, le parole di Nedved e Marotta nel pre partita
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Champions League

Valencia-Juventus, Nedved non si nasconde: «Siamo tra le favorite»

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Nedved prima di Valencia-Juventus lancia il guanto di sfida alle big d’Europa. Marotta, invece, spiega dove nasce il gap tra i club italiani e spagnoli

Manca pochissimo all’esordio della Juventus nella nuova stagione di Champions League. I bianconeri alle 21 affronteranno il Valencia allo stadio Mestalla. Prima del match il vice presidente del club di corso Galileo Ferraris, Pavel Nedved, ha parlato ai microfoni di Sky Sport 24 lanciando il guanto di sfida alle grande d’Europa. «Ci sono sempre 4-5 squadre favorite per vincere la Champions. Quest’anno ci siamo anche noi, non ci nascondiamo. Speriamo di essere pronti, le notti di Champions sono sempre molto belle. Rivali? Le solite: il Barcellona è partito benissimo, il Real è detentore, poi PSG e Manchester City. La Champions è imprevedibile, dobbiamo essere pronti», ha detto il manager bianconero.

«Allegri? Per lui scelte difficili, ma opera sempre in modo giusto, per il bene del club e di tutti noi. – ha continuato – Vogliamo arrivar lontano ed esprimere un bel calcio. Cristiano farà la differenza? Senza parlare è un leader, il numero 1 al mondo. Si vede da come si allena, trascina i compagni. Siamo molto contenti di come è partita la stagione».

Anche il ds juventino Beppe Marotta ha parlato a pochi minuti della partita sottolineando come la differenza tra le squadre italiane e quelle spagnole sta tutta nella valorizzazione dei giovani: «Per questa Champions c’è tanto orgoglio il fatto di avere le quattro squadre. La rosa è ricchissima, il gruppo è formato da titolari, non ci sono seconde linee. Come terminare il monologo spagnolo in Europa? La Juve ha già fatto un grandissimo sforzo portando Ronaldo in Italia e questo è stato importante per tutta la Serie A. La differenza con loro è che in Italia non riusciamo a valorizzare i giovani della primavera. I talenti ci sono, ma tocca trovare i migliori educatori per farli crescere».