Mancini: «La Juve non vincerà per sempre»

Sul momento attuale: «Questa squadra inizia ad avere un’anima»

Consueta conferenza stampa della vigilia anche per l’Inter e per Roberto Mancini, intervenuto poco fa di fronte alla platea di giornalisti. Una conferenza che, però, cade questa volta a inizio settimana: i nerazzurri affrontano nel turno infrasettimanale della 34^ giornata di campionato il Genoa. Si parte dalla fine, ovvero dal commento che Mancini ha riservato alla Juventus, avversaria storica, proiettata ormai verso il quinto Scudetto di fila: «Ogni anno la Juve migliora un processo di crescita iniziato anni fa, quest’anno hanno iniziato male, ma hanno recuperato – spiega Mancini – . Loro sono i più forti e sono in testa meritatamente, ricordate che però una squadra non può vincere sempre per dieci anni di fila, la forza sta anche nel sapersi rinforzare». In Italia, secondo il tecnico nerazzurro, non c’è pazienza: «La storia non cambia, c’è poca pazienza e questi sono i limiti dei club. Molte squadre non hanno pazienza nei confronti degli allenatori, rispetto a tempo fa non è cambiato nulla».

«ABBIAMO UN’ANIMA» – Sul momento di Eder, ancora abulico in attacco: «Ha sempre giocato bene, ma capita di non riuscire a segnare. Deve rimanere tranquillo, lui è uno di quelli con un futuro, speriamo possa fare gol decisivi». Contro la big l’Inter sfodera sempre grandi prestazioni, ma contro le medio-piccole le prende, come mai? «A parte la Juve tutti hanno alti e bassi – dice Mancini – . Noi abbiamo commesso degli errori, ma diamo sempre il massimo. Ci sono momenti positivi e momenti negativi, va capito come mai: il calcio è così però, alcune volte ti va tutto storto. Il nostro atteggiamento è sempre stato buono, la squadra inizia ad avere un’anima». Capitolo mercato, si parla degli addi di Mauro Icardi o Ivan Perisic: «Mauro migliora ogni giorno, come tanti altri. Perisic lo abbiamo comprato un anno fa, non possiamo già venderlo». A Inter Channel Mancini ha dichiarato poco prima: «Il Genoa è una squadra difficile da affrontare perché corre, ma con qualità. Come l’anno scorso loro ci metteranno pressione».