2013
La grande occasione del Napoli non passa dallerede di Cavani
Il centravanti uruguaiano ad un passo dal Psg: la società partenopea studia il piano di rilancio
Con Cavani in procinto di firmare il suo nuovo contratto milionario con il Paris Saint Germain il Napoli è già alle prese con la sua delicata – ricorrendo ad un eufemismo – successione: 64 milioni di euro cash che, uniti ai trenta del tesoretto diritti tv /Champions League, collocano la società partenopea tra le realtà economicamente più salde sul calciomercato internazionale.
L’AFFARE CAVANI-PSG – Tra le tanti contendenti la sorpresa: Real Madrid, Chelsea, Manchester City? Nulla di fatto a causa di una clausola rescissoria dal valore decisamente importante, dell’irremovibilità del presidente Aurelio De Laurentiis nel non cedere di un passo di fronte all’importo della suddetta clausola e allo stato dei fatti per i dubbi che i grandi club hanno manifestato nello sborsare una quantità di milioni così condizionante per il benessere delle casse. L’inserimento del Psg ha fatto saltare il banco: accordo immediato con il calciatore per una cifra che si aggirerà intorno ai nove milioni netti all’anno per il portafoglio del Matador, Leonardo ha chiuso in un pomeriggio – quello di giovedì – con il presidente partenopeo di fatto pagando l’importo della clausola e i bonus di solidarietà a Danubio e Palermo, le squadre nelle quali Cavani è cresciuto e maturato fino a ventitré anni.
LA SUCCESSIONE – Detto del carattere dell’accordo – e della cifra che il Napoli avrà a disposizione per procedere sul calciomercato – si impone ottimismo: l’imperativo non sarà soltanto quello di spendere tutto l’assegno proveniente dallo sceicco Al Thani ma piuttosto di ripartirlo efficacemente. Spendere bene dunque, partendo inevitabilmente dal centravanti che dovrà raccogliere la pesante eredità di Cavani: sfumato Gomez – ufficiale il suo passaggio alla Fiorentina, il tedesco ha scelto di mantenere la parola data ai Della Valle di fatto preferendo la destinazione toscana all’opportunità di disputare la Champions League con la maglia del Napoli e percepire un ingaggio maggiore – e riscontrate le difficoltà nell’avvicinarsi ad Edin Dzeko (il prescelto di Benitez), non sono escluse clamorose novità. Inerenti dunque a nomi finora non circolati, come di solito accade nelle grandi faccende di mercato.
LE POSSIBILI STRATEGIE – E’ indubbio che l’affaire Cavani abbia rallentato le operazioni del Napoli: chiara la volontà mai nascosta dal Matador di lasciare il club che lo ha reso grande per approdare in realtà da lui ritenute uno step di crescita per l’evoluzione della sua carriera, la concretizzazione della cessione sarebbe dovuta avvenire più rapidamente. Ha pesato in tal senso anche la Confederations Cup, allo stato dei fatti – a meno di accelerazioni improvvise non del tutto escludibili – il Napoli inizierà il suo ritiro privo dell’attaccante di riferimento. Che non dovrà essere una scommessa, un azzardo, ma neanche giocoforza un attore di primissimo piano mondiale: la Juventus insegna che si può vincere anche senza centravanti del livello di Cavani badando piuttosto a rinforzare e adeguare gli altri settori del campo. Puntando dunque più sulla forza del collettivo che sui personalismi: è questa la direzione sulla quale potrebbe convergere il nuovo Napoli di Benitez. Squadra compatta, forte dalla porta in avanti e non basata sul valore singolo: è in questo quadro che si innestano profili alla Julio Cesar, Astori o Ogbonna, un mediano eclettico che abbini interdizione a qualità, trequartisti ed esterni offensivi alla Lamela ed un centravanti che possa finalizzare una manovra più organica rispetto al recente passato. I nomi in tal senso sono soltanto parametri di riferimento: con 100 milioni da spendere se non saranno Ogbonna e Lamela arriveranno altri innesti di spessore, il Napoli può sondare e sezionare il mercato per far valere la sua forza di contrattazione e sfruttare il fattore Benitez. E’ una grande occasione da non lasciarsi sfuggire.