Esclusiva, Foti: «Lecce, il campionato andava vinto prima. Avellino e Sampdoria…» - Calcio News 24
Connect with us

2013

Esclusiva, Foti: «Lecce, il campionato andava vinto prima. Avellino e Sampdoria…»

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

foti salvatore ifa

Il 10 settembre 2012 inizia la sua avventura con la maglia del Lecce, il 1 luglio 2013 la termina. Appena un anno in terra salentina per Salvatore Foti. L’ex attaccante della Sampdoria, è reduce da una stagione in cui ha realizzato 8 gol che, però, non sono bastati alla fine per fare il tanto ambito salto di qualità. In esclusiva a CalcioNews24.com, la talentuosa punta di Palermo ha raccontato la sua stagione in quel di Lecce con un occhio di riguardo al calciomercato.

La stagione era iniziata bene, ma poi si è conclusa male. Te l’aspettavi?
«Non mi aspettavo di farmi male a gennaio, ho avuto un problema alla schiena che mi ha tenuto fermo quattro mesi. Ero partito facendo 8 gol, poi a causa dell’infortunio non ho giocato più. Sono tornato in tempo per disputare i play-off, ma non è stato facile rientrare in campo e giocare”.

Cosa è venuto a mancare in quel rush finale?
«Il Lecce fisicamente non stava bene, le altre squadre avevano qualcosa in più e si è visto. Ci hanno condannato anche gli episodi, ma…».

Ma?
«Il campionato dovevamo vincerlo prima, non arrivare ai play-off».

Come mai non hai rinnovato con il Lecce?
«Non ho rinnovato perché ci sono state delle cose, durante l’ultimo periodo, che non mi erano piaciute. Insieme al mio procuratore ho deciso di non continuare anche in caso di promozione».

Adesso quale sarà il tuo futuro, si parla dell’Avellino…
«Si, ho sentito anche io e ho parlato con il mio procuratore. Mi ha detto che sta discutendo con un paio di club di Serie B, io sono in attesa di sapere la mia situazione. Ci tengo ad iniziare il prima possibile, ma quest’anno il calciomercato procede a rilento. Probabile ci vorrà qualche giorno in più».

Tra i club con cui sta parlando il tuo procuratore, confermi dell’interesse dell’Avellino?
«Non ho avuto modo di sentire il mio procuratore, ci siamo sentiti diversi giorni e adesso dovrei risentirlo all’inizio della nuova settimana. L’Avellino è una squadra che ha fatto un buon campionato, non era assolutamente facile vincere il campionato nel girone sud. Dovrà ritoccare con qualche giocatore di categoria la rosa attuale, ma ha una buona ossatura. Quella irpina è una bella piazza, sarà spinta anche dall’entusiasmo del pubblico».

Da non dimenticare, però, gli anni passati alla Sampdoria…
«La Sampdoria mi ha permesso di giocare in Serie A. Davanti a me ho avuto grandi attaccanti e non era facile trovare spazio: c’era Cassano, Montella, Bellucci, Pazzini, tanta gente forte. La società preferiva farmi rimanere a disposizione del mister e poi a gennaio mi mandava a far esperienza in altri club. Io non ero d’accordo perché secondo me per crescere bisogna giocare, ma dovevo stare anche alle loro disposizioni. Sarebbe stato meglio far proseguire la mia crescita in una piccola squadra di Serie A o in Serie B. Ho bellissimi ricordi e tanti amici, ci può stare che dopo tanti ci si separa».

Non ti sei pentito di aver lasciato la Samp?
«No. Arrivai quando avevo 16 anni grazie a Marotta, lui e Paratici credevano tanto in me, mi hanno rinnovato anche il contratto. Con altri direttori sportivi non ho avuto un buon rapporto. Il mio addio? La società aveva deciso di tenermi in scadenza anche l’ultimo anno di contratto. Sono cose che nel calcio succedono».

Il ricordo che ti porti dentro della tua esperienza in blucerchiato?
«Sicuramente i tre gol con la maglia della Sampdoria, tutti e tre sotto la Gradinata Sud. Ho avuto la fortuna di farne uno in A, uno in B e uno in Coppa Italia sotto la Curva. Ho provato delle belle emozioni, soprattutto perché quando giochi davanti a tanti spettatori, in quello stadio bellissimo, ti lascia un ricordo indelebile».