2013
Confederations Cup 2013, Nigeria: Super Aquile in cerca di gloria
Alla scoperta della rappresentativa africana
CONFEDERATIONS CUP NIGERIA – Da sempre meta di osservatori e procuratori, la Nigeria ha rifornito parecchie squadre europee di tanti giocatori e adesso è alla ricerca di un risultato importante nelle competizioni internazionali: arriva in Brasile con tanta voglia di stupire e di fare bene, provando a continuare il percorso vincente avviato con il trionfo nell’ultima Coppa d’Africa. Proprio grazie a quel successo, adesso la Nigeria ha la possibilità di affrontare le migliori Nazionali di tutto il mondo in questa Confederations Cup, che si preannuncia già ricca e avvincente. Sarà la prima volta per la Nigeria in questa manifestazione e la squadra, come da tradizione, è già pronta a dare battaglia a tutte le avversarie. Il Commissario Tecnico della Nigeria è Stephen Keshi, ex difensore nigeriano classe ’62: dopo l’addio al calcio giocato decide di intraprendere la carriera da allenatore, vissuta sulle panchine della Nazionale del Togo e del Mali, prima di approdare nel 2011 alla guida della Nigeria. Pochi mesi aveva rassegnato le proprie dimissioni dal ruolo di ct della nazionale biancoverde, ma decise poi di revocarle e di rimanere al suo posto in panchina.
TANTA CORSA E POTENZA – Sicuramente il punto forte di questa squadra, così come quello delle formazioni africane in genere, è sicuramente la prestanza fisica. Già durante l’ultima Coppa D’Africa, la Nigeria ha dimostrato di essere in grado di correre e lottare con grande intensità per tutti i 90 minuti: nonostante la qualità dei singoli non sia eccelsa, il tecnico Keshi è riuscito a costruire una squadra rocciosa in difesa e a centrocampo, e in grado di colpire gli avversari in contropiede grazie alla velocità dei suoi attaccanti. Il portiere titolare sarà Vincent Enyeama, che già ai Mondiali del 2010 aveva dato dimostrazione di buona agilità e ottimi riflessi.
POCA QUALITA’ ED ESPERIENZA – I problemi per la Nazionale nigeriana potrebbero arrivare contro squadre abili a non concedere tanti spazi agli avversari: i biancoverdi non hanno il giocatore in grado di cambiare la partita con una giocata, per cui potrebbero avere qualche difficoltà di troppo nel costruire la manovra offensiva. Oltre a ciò è necessario sottolineare che, dei giocatori convocati per questa manifestazione, soltanto due hanno superato i 25 anni: potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio poiché in una competizione come questa, è necessario saper gestire con esperienza i vari momenti della partita.
IL GIOCATORE CHIAVE – In questa Nigeria formata da giocatori molto giovani, sarà fondamentale l’esperienza internazionale maturata da John Obi Mikel : il centrocampista del Chelsea è sicuramente il giocatore più conosciuto ed influente di questa squadra e le sue giocate a centrocampo potrebbero fare la differenza. Altro giocatore da tenere d’occhio è Sunday Mba, centrocampista 24enne risultato decisivo nella vittoria della Coppa d’Africa.
CURIOSITA’ – Questa sarà la prima partecipazione della Nigeria alla Confederations Cup nella forma attuale: in realtà la Nazionale biancoverde aveva partecipato nel 1995 alla competizione che allora era un torneo amichevole ad inviti organizzato in Arabia Saudita. In quell’occasione furono 6 le squadre partecipanti e la Nigeria fu inserita nel girone insieme ad Argentina e Giappone: qualificatasi al secondo posto, affrontò il Messico nella finale per il terzo posto, uscendo sconfitta ai rigori.