2013
38^ giornata, l?analisi: la corsa di Allegri e la classe di Montella. Tra Udinese e Lazio vince sempre Guidolin
Ultima giornata di un avvincente campionato e ultimi verdetti: ai preliminari di Champions League va il Milan dopo una partita incredibile in quel di Siena, la Fiorentina deve accontentarsi di quarto posto ed Europa League dopo una campionato strepitoso ben oltre le aspettative iniziali. L’Udinese ha ancora una volta la meglio nella contesa con la Lazio ed accede all’Europa League, ecco nel dettaglio quanto accaduto nel trentottesimo ed ultimo turno della Serie A 2012-13.
SFIDA CHAMPIONS LEAGUE – La Fiorentina passeggia su un Pescara imbarazzante mettendo in bella vista la tripletta di uno strepitoso Adem Ljajic, all’undicesimo gol di una stagione da fuoriclasse vero – decisivo nel finale – ma il tutto non basta a guadagnarsi una qualificazione alla massima competizione europea che avrebbe meritato per qualità della proposta di gioco. Non basta un’ora di applausi per premiare adeguatamente il lavoro svolto da Montella su un organico in cui si è partiti in estate dalle strette di mano per conoscersi uno ad uno. La spunta il Milan dopo novanta minuti di vero e proprio panico: la squadra di Allegri ha bisogno di una vittoria ma gioca male a Siena, va addirittura sotto dopo il gol di Terzi e fino all’82’ minuto vive un inatteso incubo. E’ un discusso rigore concesso a Balotelli che riapre un match praticamente chiuso, nel forcing finale è Mexes a firmare il gol qualificazione: polemiche viola, al Milan ed in particolare al suo allenatore il grande merito di aver risollevato una stagione partita sotto un profilo del tutto differente.
SFIDA EUROPA LEAGUE – La sfida infinita, potrebbe definirsi così quella tra Lazio ed Udinese: negli ultimi due anni è stata contesa per la Champions League, oggi per l’Europa League ma a passare sono ancora i friulani. L’eccezionale campionato degli uomini di Guidolin trova il suo meritato esito nella trasferta di Milano, il 2-5 cristallizza i meriti di una squadra che sa sempre reinventarsi e dimostrarsi forte sotto il profilo caratteriale – la seconda eliminazione consecutiva dai preliminari della Champions League avrebbe potuto lasciare strascichi irrisolti – e la deficitaria stagione nerazzurra che solo in parte può essere ridimensionata dalla sequela di infortuni che ha decimato Appiano Gentile. La Lazio non batte un Cagliari vivo fino all’ultimo e si vede superata anche dalla rivale cittadina giallorossa.
PERDONO NAPOLI E JUVE, CHIUDE MALE IL PALERMO – Già certe rispettivamente di primo e secondo posto, perdono Juventus e Napoli e non centrano le fatidiche quote 90 ed 80: dati rilevanti soltanto in termini statistici, approfittano del rilassamento delle due più forti squadre italiane Sampdoria e Roma che chiudono bene davanti ai propri tifosi una stagione tutt’altro che esaltante. Finale con botto all’Olimpico. Mazzarri ufficializza l’addio al Napoli dopo quattro stagioni entusiasmanti – nessuna dietrologia, soltanto il legittimo desiderio di cambiare aria come accade in tutti i campi della vita – e si apre la successione che porterà alla nascita di un nuovo ciclo. Il Palermo perde al Barbera anche l’ultima partita della sua deludente stagione, vince il Parma che centra il decimo posto ma che – al termine della girone dell’andata – aveva lasciato intendere di poter ottenere ancora di più da una stagione comunque decisamente positiva.
TRE PAREGGI CHIUDONO IL PROGRAMMA – Con il risultato di 2-2 chiudono la Serie A Atalanta, Chievo, Torino e Catania: bergamaschi salvi con anticipo ma recentemente contestati da una piazza che ambiva a qualcosa in più di una tranquilla salvezza, clivensi a quota 45, si è esaltato Thereau in una stagione da undici reti, assist e qualità tale da indicare il possibile salto in una squadra dalle prospettive maggiori. Stagione del Torino tutt’altro che esaltante ma Ventura ha fatto di necessità virtù traendo tanto da un organico decisamente deficitario, ottimo Catania ottavo e con 56 punti ma che avrebbe senz’altro potuto centrare traguardi ancora maggiori se non fosse incappata nel pesante calo di fine stagione. Programma di giornata e campionato concluso dal pareggio a reti bianche tra Bologna e Genoa: incontrastato il dominio dei padroni di casa soprattutto grazie alla buona vena di Diamanti e Kone, la squadra di Ballardini praticamente in vacanza tra approccio alla gara e limiti tecnici ma risultato inspiegabilmente a porte inviolate.