L?Italia di Prandelli è strepitosa: Pirlo aureo, Balotelli devastante - Calcio News 24
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2012

L?Italia di Prandelli è strepitosa: Pirlo aureo, Balotelli devastante

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germania ifa

Dopo l’ottimo colpo esterno in terra armena l’Italia di Cesare Prandelli si conferma contro la nazionale più accreditata tra le recenti avversarie: non è soltanto il risultato di 3-1 a far sorridere l’ambiente, quanto una prestazione assolutamente convincente degli azzurri, abili a dare continuità al progetto del tecnico lombardo. Ecco l’analisi della sfida di San Siro.

Nella prima frazione di gara l’Italia è straripante: la manovra azzurra si appoggia sul peso fisico e sulla qualità di Mario Balotelli, attaccante il cui valore complessivo è troppo al di sopra della media europea. Straripante anche senza segnare, perché è abile nel fraseggio, nell’ultimo passaggio e nell’aprire spazi per l’inserimento del dinamico centrocampo italiano. Ne approfitta prima Montolivo che apre le segnature con un bolide dal limite dell’area, poi lo schema assist Pirlo – colpo di testa De Rossi si verifica ancora dopo l’ottima riuscita nella trasferta armena; questa volta non propriamente un inserimento, ma un preciso e potente stacco di testa dopo l’ennesima giocata illuminante della carriera di un maestro quale Andrea Pirlo. La doccia fredda arriva allo scadere con la fortuita rete di Kvist che va a ridimensionare in termini di punteggio una supremazia netta da parte degli azzurri.

Ma il merito maggiore della nazionale è da ricercare nel secondo tempo: partenza choc con la severa espulsione comminata dall’arbitro Skomina a Pablo Daniel Osvaldo, l’Italia non si scoraggia e si aggrappa ancora all’incidenza di un Balotelli straripante. Non c’è traccia dell’inferiorità numerica grazie al lavoro encomiabile di un attaccante in grado di alterare gli equilibri: non è un’esagerazione, la superiorità numerica dei danesi resta soltanto un dato poco efficace nello sviluppo della partita. Nel momento complesso poi, come di solito accade, a salire in cattedra è il professor Andrea Pirlo: decisivo, dopo l’assist a De Rossi nella prima frazione di gara si ripete con un lancio sopraffino che libera Balotelli davanti al portiere. Il centravanti del Manchester City non sbaglia e ridà tranquillità ad una squadra improvvisamente costretta a lottare per un risultato dopo aver dominato sul piano della prestazione.

Detto dei due protagonisti principali – Pirlo e Balotelli – c’è da segnalare l’ottima prova generale della squadra: Prandelli abile a dare equilibrio all’assetto in modo da non scoprire praticamente mai la difesa di fronte alle offensive avversarie. Il rombo che il tecnico di Orzinuovi ha plasmato dalle prime battute della sua esperienza azzurra funziona alla grande: l’assetto base è con Pirlo vertice basso e Montolivo trequartista ibrido, ma quando i punti di riferimento diventano troppo evidenti il centrocampo può ruotare in modo da variare le posizioni sfruttando la duttilità dei suoi interpreti senza perdere efficacia. L’Italia insomma c’è e, grazie al meticoloso lavoro della sua guida tecnica, può agevolmente conquistare il pass per Brasile 2014 e recitare un ruolo da assoluta protagonista nella massima competizione mondiale, dando continuità all’ottimo Europeo appena disputato. Avanti così.