2012
Gli altri trattano, il Psg prende tutti. Il fallimento di Platini, l?Inter perde un Tav
Va a finire sempre così in quest’estate talmente scontata da agevolare le pratiche di tutti gli addetti ai lavori: il copione è scritto, le società imbastiscono trattative roboanti, limano dettagli, lavorano fianco a fianco dei procuratori, poi arriva il Psg e prende tutti. Senza fatica, senza tira e molla estenuanti, ma “soltanto” strappando assegni milionari in ripetizione: Leonardo, con il portafoglio occupato dal carnet di assegni firmati in bianco dallo sceicco Al Thani – proprietario del club francese – si sta divertendo a saccheggiare i club italiani ed ora, forte della sua eccellente rete di contatti in Brasile, ha messo gli occhi sul bacino sudamericano.
IN ORIGINE FAIRPLAY FINANZIARIO, OGGI PLATINI TACE – Lo ha voluto lui con forza ed insistenza il ribattezzato fairplay finanziario che, per chi non mastica materia contabile, è semplicemente una parità di bilancio: in pratica le società possono spendere solo quel che incassano, i ricavi devono necessariamente risultare pari o superiori ai costi. Non inferiori, non ci sarebbe più – non si ricordano casi in cui il condizionale sia più indicato – la possibilità di ripianare i debiti delle società sportive con mere immissioni di capitale effettuate dalla proprietà. Il presidente della Uefa Michel Platini ci spieghi allora come sia possibile che una società abbia speso soltanto in termini di cartellini circa 180 milioni di euro, con l’imminente arrivo di Lucas Moura dal San Paolo. Con gli ingaggi giungiamo a cifre difficilmente menzionabili: il fairplay finanziario è già un ricordo prima di essere concretamente entrato in vigore. Un fallimento di dimensioni enormi per la figura di Platini, che si è voluto imporre agli onori della cronaca come un presidente riformista e si è invece perso nei meandri delle sue ambizioni.
A FARNE LE SPESE OGGI E’ L’INTER – Il Psg è piombato in prima persona con il suo direttore sportivo Leonardo nell’affaire Lucas e, secondo indiscrezioni provenienti proprio dal Brasile, l’affare sarebbe già in dirittura d’arrivo. A conferma di ciò le ultime dichiarazioni del presidente dell’Inter Massimo Moratti: “Lucas per noi è fuori portata”. I vertici dirigenziali del San Paolo, attuale club d’appartenenza dell’emergente astro brasiliano, continuano a smentire la conclusione della trattativa, ma la società francese dovrebbe essersi assicurata le prestazioni dell’attaccante mettendo sul piatto oltre 40 milioni di euro per il suo cartellino. L’Inter, dopo aver condotto una lunghissima trattativa impegnando in prima persona il direttore dell’area tecnica Marco Branca e dopo aver fatto passi da gigante nell’avvicinamento al calciatore, deve rinunciare all’obiettivo numero uno della sua campagna acquisti. Il colpo da mettere a segno per rilanciare con forza il progetto Inter e fornire al tecnico Stramaccioni un organico di primo livello e già altamente competitivo.
LE ALTERNATIVE – Con un organico composto da Lucas, Sneijder, Palacio, Coutinho ed Alvarez, tre dei quali a supporto del riferimento offensivo Diego Milito e con il rinnovamento in opera degli altri settori di campo, l’Inter avrebbe potuto immediatamente giocarsi le sue carte in ottica scudetto. E’ doveroso sottolineare quanto occorra alla squadra una pedina stile Lucas in grado di alterare gli equilibri e collocare in prima fila il club nerazzurro: praticamente svanito il sogno brasiliano, l’Inter segue con attenzione le sorti di Gaston Ramirez, profilo di altissimo livello. Dicembre ’90, è un trequartista che può fungere alla perfezione anche da attaccante laterale: in rampa di lancio, fa del suo sinistro il tratto differenziale e grazie a tecnica e velocità può agevolmente imporsi anche in una realtà di prima fascia. Attualmente in forza al Bologna, vale oltre 15 milioni di euro ed è già calciatore integrato alla perfezione nelle dinamiche del nostro torneo. Ridimensionanti altre soluzioni: il Papu Gomez del Catania o un Quagliarella ormai ai margini della Juventus sembrano oggi scelte di secondo piano se le ambizioni nerazzurre sono quelle di riaffermarsi ad alti livelli dopo una stagione da dimenticare.