I soliti sospetti: se il FPF non è uguale per tutti

Mi perdonerà il regista Bryan Singer se abuso del titolo di uno dei suoi film più celebri, ma le notizie che arrivano dall’improbabile asse San Paolo-Parigi-Londra-Dubai hanno lasciato di stucco (ancora una volta) gli appassionati dello sport della pedata.

Lucas Moura è diventato, anche lui, un nuovo giocatore del Paris Saint Germain: a livello contrattuale lo sarà ufficialmente tra poche ore, tecnicamente lo diventerà il giorno di Capodanno del 2013, ma ciò che balza agli occhi di tutti sono le cifre, che quando si parla di un nuovo acquisto della strana coppia Al Khelaifi-Leonardo non sono mai degne di scarsa considerazione. Alla formazione brasiliana, data in fase di boccheggiamento sotto l’aspetto economico, andranno ben 45 milioni di euro, una cifra che, sommata a quelle ricevute da Napoli, Milan e Pescara per le cessioni dei vari Lavezzi, Thiago Silva, Ibrahimovic e Verratti dà il clamoroso totale di 155 milioni. Tre cifre, che messe una vicina all’altra e con sei zeri davanti danno un numero spaventoso, quasi offensivo visti i tempi di vacche magre vissuti dal movimento pallonaro, e dal mondo economico nel suo complesso.

Chi è stato attento alle ultime misure previste dall’UEFA negli ultimi anni si pone una serie di legittime domande: ma dov’è finito il celeberrimo e temutissimo Fair Play Finanziario? Quando verrà attuato? Chi riuscirà a seguirlo senza subire eventuali provvedimenti?

Effettivamente, a ben guardare la somma di denaro sborsata nelle ultime due estati dalla cordata qatariana che gestisce le finanze del PSG, sorgono tanti dubbi. Dubbi che vengono fugati, almeno per i malpensanti, al cospetto di un nome: Laurent Platini. Un cognome familiare, non c’è che dire. Chi sia questo Laurent Platini è presto detto: anagraficamente è il figlio di tale Michel Platini, il presidente dell’UEFA; professionalmente è un dirigente di una società, la Qatar Sport Investments, che controlla gli investimenti del club più ricco del mondo.

Sorpresi? In realtà non dovreste esserlo, visto che la cosa è arcinota già da un pò. A questo punto, viene da chiedersi se il FPF vale per tutti, oppure solo per quelle che non hanno parenti nell’organigramma dell’UEFA. Alla faccia della raccomandazione…