2012
Milan, Allegri: “Inutile guardarsi indietro, gli obiettivi…”
MILAN ALLEGRI – Dal ritiro del Milan a Philadelphia, Massimiliano Allegri ha rilasciato una lunga intervista per la Gazzetta dello Sport. Il tecnico rossonero ha parlato di diversi temi, facendo capire di non vedere una squadra totalmente ridimensionata dopo gli addii illustri dell’estate: “Sono arrivato e ho trovato campioni, poi la società ha fatto grandi acquisti e ci siamo presi lo scudetto. Nella seconda stagione abbiamo sbagliato due mesi e abbiamo perso. Ora se n’è andata una generazione di gente che aveva vinto tutto, e chi vince ha sempre ragione. Ma è inutile guardarsi indietro. Cambieremo modo di giocare e andremo avanti. Ricomincio da capo, nel migliore dei modi. Aspetto il 31 agosto, la fine del mercato. La squadra ha entusiasmo, ha qualità tecniche, ha ragazzi con i principi giusti. L’anno scorso pareva che dovessimo dominare noi, che fosse un duello con l’Inter, e la Juve ha chiuso imbattuta. Come procede la preparazione? La squadra sta lavorando bene, non siamo al top ma non è importante esserlo adesso. Sono soddisfatto dei ragazzi. Del modo di stare in campo, dell’intensità, dei concetti di gioco. L’Olimpia era un avversario di livello medio-basso ma anche al Chelsea campione d’Europa abbiamo concesso poco o niente. Bilancio della tourneè? È costruita bene. Abbiamo semplicemente trasportato in America due settimane del lavoro che avremmo fatto a Milanello, ci siamo allenati in un centro, quello dei Philadelphia Eagles, che è all’altezza del nostro. Il Real Madrid? È la squadra più forte d’Europa con il Barcellona, ma ciò non vuol dire che non si possa fare una buona partita. Pato? E’ l’anno fondamentale, per lui e per Boateng. Devono cercare la consacrazione definitiva e avere più responsabilità farà bene a tutti e due. Ibra? Avere lui è una grande fortuna per un allenatore. Lui e Thiago sono giocatori unici. Ma come ho detto andremo avanti. Ibra è un accentratore, ora il gioco sarà distribuito in modo diverso. Proveremo altre cose. E in ogni caso, penso che i due anni della mia gestione siano stati positivi, a parte l’ultimo mese e mezzo, due mesi. Perchè la squadra è crollata al termine dell’anno scorso? Abbiamo avuto troppi infortuni, abbiamo perso Thiago. E a livello psicologico abbiamo patito l’eliminazione dalla Champions. Ma questo non vuol dire che avremmo dovuto perdere il campionato. Le parole di Gattuso? Se ha detto quelle cose vuol dire che se le sentiva. Le regole non sono mai saltate. In tutti gli spogliatoi ci sono momenti di tensione più o meno alta, ma non è che nell’anno dello scudetto ci dessimo tutti i bacini in bocca. El Shaarawy? Sa che deve correre e sta lavorando tantissimo. Non scordiamoci che nell’Inter del Triplete Eto’o faceva il terzino. Per vincere bisogna correre tanto e lavorare tanto. Tutti. Obiettivi? Pensiamo al campionato. In Champions l’obiettivo è superare il girone, magari arrivare ai quarti. Il primo obiettivo è restare fra le prime tre in Italia e quindi riqualificarsi alla Champions.“