2015
Milan, Inzaghi a Sky: «Oggi è difficile parlare di calcio»
Il tecnico del Milan: «Partita condizionata dagli episodi»
Un Inzaghi scuro in volto quello che si presenta ai microfoni di Sky Sport dopo la sconfitta del suo Milan col Sassuolo. Il tecnico parla prima dell’episodio del primo gol: «Cadi quando ti danno un gol che non è entrato, e il secondo era dubbio. Questo ti cambia la partita, perchè vai sotto 2-0 immeritatamente quando avevi in mano la gara. La squadra è stata brava a recuperare e pareggiare, si vedeva che giocavamo un buonissimo calcio, il cambio di Suso ha dato certezze, e poi è arrivata l’espulsione di Bonaventura: il primo giallo non c’era, e il secondo è molto dubbio, perchè era ad un centimetro e non può essere volontario il fallo. Quando resti in 10 a 35 gradi per mezz’ora è difficile. Mi è piaciuto l’atteggiamento della squadra, non si accontentava del 2-2, ma oggi è difficile commentare una gara del genere. Oggi si fa fatica a parlare di calcio».
GLI AVVERSARI – Sul Sassuolo: «Vai sotto 1-0, cerchi di reagire e un po’ di campo lo lasci al Sassuolo, la gara diventa difficile. Potevamo fare meglio, ma non è questa la gara in cui posso rimproverar qualcosa alla squadra. Quando succedono queste cose bisogna andare avanti. E’ difficile reagire, ma siamo stati bravi, trovare il 2-2 non era semplice. Se Bonaventura fosse rimasto in campo la partita sarebbe stata diversa. Quando ti trovi sotto hai l’obbligo di far qualcosa, ho tanti giocatori bravi in panchina, e abbiamo cambiato sistema di gioco, ma penso che qualsiasi modulo ci avrebbe portato al pareggio. Stiamo a commentare una partita difficile da spiegare, è troppo condizionata. Questo è l’atteggiamento che dobbiamo avere. Dispiace perchè oggi volevamo vincere, ma dobbiamo continuare a giocare un buon calcio. Abbiamo due partite per finire a testa alta: per noi tutti è importante tenersi stretto il Milan».
STANCHEZZA – Inzaghi ha proseguito: «Vorrei che la stagione non finisse mai, mi piace lavorare e veder crescere la squadra. E’ la seconda trasferta così: a Napoli siamo rimasti in 10 dopo venti secondi, oggi siamo rimasti in 10 con due episodi dubbi. Mi piacerebbe giocarmi di più queste partite a parità numerica, è questo il dispiacere. Ogni partita imparo qualcosa e cerco di crescere, non è assolutamente logorante. Il Sassuolo? Io ho un contratto col Milan e sono onorato di star qui. Il Sassuolo mi voleva quando ero in primavera e sono legato a Squinzi, ma io penso di stare qui perchè abbiamo tanto da dare».