Cittadella mai domo. Il Catania si complica la vita - Calcio News 24
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2015

Cittadella mai domo. Il Catania si complica la vita

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Veneti ancora aggrappati al sogno salvezza. Dirigenza etnea sempre più contestata

Doveva essere la prova d’orgoglio del Catania ed invece è il Cittadella a dimostrare di voler mantenere con i denti la categoria. La formazione siciliana non riesce a chiudere la pratica salvezza matematica che poteva essere chiusa agevolmente davanti al proprio pubblico. Epilogo indecoroso per i catanesi che giocano la loro ultima gara casalinga contestati dai tifosi. Onore alla squadra di Foscarini che è riuscita a trovare tre volte il vantaggio (Gerardi, Kupisz e Stanco). Inutili le reti diSchiavi eCalaiò su rigore.

CALCIO D’INIZIO – Dopo le pessime prestazioni contro Bologna, Livorno e Brescia, Marcolin vuole chiudere al Massimino con un risultato pieno, affidandosi ai rientranti Del Prete e Mazzotta, che riprendono presidio delle corsie laterali. Parte dalla panchina Maniero per dar spazio dal primo minuto a Castro, decisamente più in palla del compagno di reparto. Foscarini, che non porta a casa i tre punti dal 3 marzo, deve rinunciare al mattatore del match d’andata Sgrigna, nonché agli indisponibili Bazzoffia, Schenetti e Scaglia. Confermata la staffetta in attacco tra Gerardi e Bizzotto, con il primo che parte dall’inizio. In mediana spazio al centro alla coppia Rigoni-Paolucci.

GARA VERA, POCHI TIRI – Nonostante non ci sia il pubblico delle grandi occasioni, il Catania vuole onorare il match davanti al suo pubblico provando fin da subito a mettere sotto gli ospiti. Anche il Cittadella non è da meno, avendo la consapevolezza che il successo è l’unico risultato utile per evitare la retrocessione. La carica agonistica del match prende subito il sopravvento, con il gioco che diventa subito  molto maschio. A farne le spese è Paolucci, costretto a lasciare il campo dopo appena 11 minuti per un contrasto rude con Rinaudo. Le conclusioni in porta languono e l’unico tiro nello specchio della porta del primo quarto d’ora porta la firma di Minesso, ma per Gillet è ordinaria amministrazione.

LE NOTIZIE DAGLI ALTRI CAMPI – La situazione nervosa dei granata si fa sempre più tesa, specie  quando al Massimino arriva la notizia del gol dell’Entella ad opera di Troiano sul Latina. I rossazzurri provano così a schiacciare nella propria metà campo gli uomini di Foscarini, sfruttando principalmente la corsia di sinistra dove Mazzotta riesce quasi sempre ad avere la meglio su Cappelletti. Al 18’ Castro stacca di testa provando ad incrociare nel tentativo di sorprendere il veterano Pierobon, ma la palla termine di poco lontana dal sette.

SI ANIMANO GLI SPALTI ETNEI – Mentre alla mezzora Calaiò, finora poco attivo, calcia largo alla destra del portiere del Cittadella, dalla curva dei tifosi catanesi monta la contestazione contro il patron Pulvirenti e soprattutto all’indirizzo dell’amministratore delegato Cosentino. Gli ospiti provano a spingere affidandosi al polacco Kupisz, tra i più attivi dei suoi e al 35’ vanno vicini alla rete con una bella girata di Gerardi dall’interno dell’area di rigore, ma Gillet con un plastico tuffo dice di no all’attaccante granata. Rispondono un minuto dopo gli etnei con Del Prete, ma la conclusione al volo dal limite non sortisce gli effetti sperati.  

BOTTA E RISPOSTA Quando sembra che il Catania possa cambiare l’inerzia del match, sono invece gli uomini di Foscarini a passare avanti: è il 39’ quando dalla sinistra Minesso mette al centro un pallone su cui si avventa Gerardi mettendo in rete avendo la meglio su una colossale dormita difensiva dei catanesi. Il Massimino è una polveriera di fischi e grida di contestazione, ma al 42’ sugli sviluppi di una punizione calciata da Rosina, s’inserisce Schiavi che con un perfetto colpo di testa supera Pierobon riportando il punteggio in parità.

CITTADELLA CON UNA MARCIA IN PIU’ L’inizio della ripresa vede un Catania al piccolo trotto, con i veneti decisamente più proattivi. Al 52’ Stanco spreca da due passi la rete del nuovo vantaggio granata calciando malissimo. La rete ospite è solo rinviata di sessanta secondi: ancora Minesso si conferma assist-man servendo in area Kupisz che, lasciato completamente smarcato, fa secco Gillet con un preciso rasoterra. Castro in contropiede avrebbe l’occasione per riprendere subiti i veneti, ma la diagonale dell’argentino è troppo angolata e termina sul fondo.

CATANIA IN VACANZA? – La squadra di Marcolin conferma di avere mentalmente le infradito ai piedi, nonostante la salvezza matematica sia tutt’altro che acquisita. Al 62’ il tecnico etneo opta per un doppio cambio togliendo Schiavi e Rosina ed inserendo Sauro e Maniero nel tentativo di riprendere la gara. I minuti scivolano veloci e i risultati provenienti dagli altri campi rappresentano uno spettacolo (se così lo si può definire) più interessante di quello messo in campo dalle due squadre.

EPILOGO DI FUOCO – Nonostante la girandola di cambi da ambo le parti, il copione del match non cambia: il Catania prova in modo confuso a cercare la porta, mentre il Cittadella amministra l’esiguo vantaggio. Il successo dei veneti sembra ormai scritto, ma all’83’ l’arbitro Gavillucci concede un rigore ai locali per una trattenuta in area di Pellizzer su Calaiò: dal dischetto lo stesso Calaiò fa 2-2 calciando un pallone morbido spiazzando Pierobon. Il Cittadella è tutt’altro che sulle gambe e con grande forza di volontà e voglia di mantenere la categoria trova la rete del definitivo 2-3 con Stanco che con un colpo di testa anticipa il difensore etneo e sfrutta al meglio l’assist di Kupisz infilando per la terza volta Gillet. Il discorso salvezza è rimandato.

TABELLINO

CATANIA-CITTADELLA 2-3

MARCATORI: 39’ Gerardi (CI), 42’ Schiavi (CT), 53’ Kupisz (CI), 85’ rig. Calaiò (CT), 89’ Stanco (CI).

CATANIA (4-3-1-2): Gillet; Del Prete, Schiavi (62’ Sauro), Ceccarelli, Mazzotta; Sciaudone, Rinaudo, Coppola (76’ Chrapek) ; Rosina (62’ Maniero); Calaiò, Castro. A disposizione: Terracciano, Belmonte, Sauro, Capuano, Escalante, Odjer, Maniero, Barisic. All. Marcolin.

CITTADELLA (4-4-2): Pierobon; Cappelletti, De Leidi, Pellizzer, Donazzan; Benedetti, Rigoni, Paolucci (11’ Kupisz), Minesso (76’ Barreca); Gerardi (81’ Coralli), Stanco. A disposizione: Valentini, Pecorini, Camigliano, Signorini, Lora, Bizzotto. All. Foscarini.

ARBITRO: Gavillucci di Latina.

AMMONITI: Rinaudo, Del Prete, Calaiò, Sciaudone (CT), Rigoni, Pellizzer, Pierobon (CI).

 

Dal nostro corrispondente

Andrea Mazzeo