2015
Chivu: «Roma? Il mio addio considerato un tradimento»
L’ex Inter presenta la prossima sfida con i giallorossi
Christian Chivu è stato intervistato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport per presentare la sfida tra Roma e Inter, valida per la giornata numero 32 del campionato italiano di Serie A. Da doppio ex, il rumeno ha parlato delle sfide del passato, ma anche del presente analizzando pregi e difetti di ambedue le compagini: Dopo tanti anni da voi mi sento un po’ italiano. I risultati nelle Coppe dicono che le cose stanno migliorando, però mancano ancora giocatori di qualità e una competitività più alta in campionato. Per me ne risente anche la Juve, che gioca senza troppa pressione. Purtroppo il vostro non è più un torneo di alto livello».
LE DICHIARAZIONI – Su Inter e Roma l’analisi è chiara e lucida: «Tutte e due si sono rifondate, ma i giallorossi hanno cominciato prima. Nel gruppo di Mancini c’è tanta qualità, però manca sicurezza nei propri mezzi e questo non permette la continuità, perché secondo me la rosa è da zona Champions. Il calo della Roma invece mi stupisce, non me l’aspettavo». Prosegue: «Per tradizione l’Inter ha l’obbligo di tornare in alto in Italia e in Europa, mentre la Roma poteva migliorare di più, ma è difficile farlo se ogni anno vendi i migliori per tappare i buchi. Comunque entrambe hanno dirigenti capaci e sono convinto che faranno bene».
COMMENTO – Sul possibile rinnovo di Totti, Chivu non ha dubbi: «Francesco può continuare fino a 40 anni. È in forma e se poi uno ha la testa giusta…. Il problema è che il vostro calcio non dà spazio ai giovani italiani, ma preferisce puntare sugli stranieri». Infine, sull’addio alla Roma per andare ai nerazzurri: «Il mio addio fu considerato un tradimento, forse per il tanto amore che c’era stato prima. Quel giorno sbagliai e chiesi scusa, però alcuni in tribuna Tevere mi dissero delle cose orribili sull’incidente alla testa che avevo avuto».