Adli Milan, tifosi e obiettivi: le sue dichiarazioni
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Adli: «Amore per il Milan sincero. All’inizio dovevo adattarmi»

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Yacine Adli

Yacine Adli, centrocampista del Milan, si è raccontato a SportWeek del suo momento, dei tifosi e dell’amore per i rossoneri

Yacine Adli, centrocampista del Milan, si è raccontato a SportWeek del suo momento, dei tifosi e dell’amore per i rossoneri. Le sue dichiarazioni: 

CORO TIFOSI – «Il coro dei tifosi che mi piace di più? Bandito e Forza Diavolo alè. Quando lo stadio ha urlato il mio nome dopo il primo gol con la maglia del Milan contro la Roma mi sono venuti i brividi, quasi le lacrime. Dopo tutto quello che ho passato, è stato un momento speciale»

NUOVO ADLI – «Anche quando non giocavo non ho mai dubitato di me stesso. Me ne sarei andato. Ma la qualità che mettevo ogni giorno nel lavoro mi faceva essere fiducioso. Sapevo che mi mancava ancora qualcosa, ma sapevo anche che quel qualcosa stava arrivando. Ho cercato di lavorare forte, di non perdere tempo e guardare avanti. Cosa mi mancava? Un po’ di adattamento, tattico e fisico, al vostro calcio. Non sono uno che guarda molto i dati della partita, ma questi adesso dicono che sono migliorato tanto, specialmente in fase difensiva. E, visto che sono ancora giovane, sono sicuro che continuerò a migliorare. In quel periodo tutti i miei compagni mi sono stati vicini, e non è per essere banale. Mi sento vicino a Bennacer, che ha origini algerine come le mie, o a Theo, Giroud e Maignan, francesi come me, ma davvero non faccio distinzioni. E poi, i compagni non avevano motivo di preoccuparsi: mai una volta mi sono presentato a Milanello con la faccia delusa di quello che non gioca».

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