Europei
Europei, come si stanno comportando gli IDOLI del FANTACALCIO in Germania: tra delusioni e sorprese
C’è chi sta facendo sorridere più all’Europeo che in Serie A e viceversa: il rendimento degli idoli del Fantacalcio
Conclusa la fase a gironi, con un’Italia che si è qualificata con la stessa scioltezza che avrebbe Paolo Condò a una competizione di ginnastica artistica, quali sono stati i protagonisti che il nostro fantacalcio ha saputo regalare a questi campionati Europei?
Federico Dimarco:
Lo schema su rimessa laterale è per distacco la più piacevole novità che la nazionale di Spalletti ha saputo offrirci. D’altronde, da “braccetto” a “braccino” è un attimo…
Dusan Vlahovic:
Uno dei temi più affascinanti per i fantacalcisti italiani era il duello a distanza con Lukaku. Colpo su colpo, alla fine la spunta il ragazzone serbo, portando a casa fiero un’anonima eliminazione.
Dan Ndoye:
Bravo: tra Hummels, Rudiger e Neuer ti trovi a tuo agio. Bello mio, facile così. Ma falli i gol contro Costil, Ismajli o Tressoldi! Lì ne devi ancora mangiare di pagnotte, eh caro Ndoye?
Pawel Dawidowicz:
A Europeo concluso, ce lo immaginiamo pallido con rossori sparsi, incremato frettolosamente, che improvvisa uno scambio a racchettoni sulla battigia con Swiderski. Con il polpaccio asciutto e i boxer di due taglie più grandi, verrebbe ammonito anche lì, per una trattenuta alla canotta del gentile signore che stava tentando di recuperargli la pallina.
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