Del Piero: «Ecco come abbiamo vinto il Mondiale» - Calcio News 24
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2014

Del Piero: «Ecco come abbiamo vinto il Mondiale»

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ITALIA DEL PIERO MONDIALE – Alessandro Del Piero ha riavvolto il nastro della sua carriera, ripensando alla grande vittoria della nostra Nazionale ai Mondiali di Germania del 2006. L’ex capitano della Juventus, che partecipò a quell’impresa con la seconda rete in semifinale contro la Germania, nel corso di un’intervista rilasciata per il sito della FIFA ha fatto capire che il collettivo è stato decisivo per conquistare il quarto alloro iridato dell’Italia.

VIVA IL GRUPPO – «Il segreto fu la squadra, il gruppo – ha esordito Del Piero – . E’ stata una vittoria del coro, non dei solisti. O meglio, di tanti solisti che si sono messi al servizio del coro, ciascuno facendo la sua parte nel momento giusto. Nel 2006 non c’è stato un Paolo Rossi, come nell’82. Ma c’è stato un gruppo che ha saputo resistere alle critiche e alla diffidenza inziale, questo sì come nell’82, per poi venire fuori alla distanza, inarrestabile. E’ stato tutto perfetto: solo così si può vincere un Mondiale».

L’EQUILIBRIO – Del Piero ha fatto capire che il bel calcio non è sempre sinonimo di vittorie a livello internazionale: «Certo il nostro calcio non è quello dell’Olanda di Cruyff, ma limitarlo all’idea del “catenaccio” è sbagliato. Si ricorda come abbiamo vinto contro la Germania a Dortmund nel 2006? Alla fine, abbiamo osato più degli altri. Detto questo sappiamo difendere, perché prendere pochi gol è fondamentale in un torneo come il Mondiale. Ma non è l’unica cosa che conta. Ci vuole equilibrio».

VERSO IL BRASILE – Si chiude chiedendo a Del Piero quali sono le chances dell’Italia per il Mondiale in programma in Brasile: «L’Italia ha meno possibilità di altre squadre di vincerlo, oggi più quotate. Ma proprio per questo, non si sa mai: quando l’Italia non parte favorita… Quando si diventa campioni del mondo, si diventa campioni del mondo. Punto. In qualunque epoca, in qualunque contesto, vale più di tutto. In quel momento, non esiste altro».