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Deulofeu risponde a Niang: ma il Milan ci ha guadagnato?

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Nella stoica impresa di Bologna, il Milan ringrazia il suo nuovo arrivo: giocata da urlo di Gerard Deulofeu

Pagina calcistica da conservare gelosamente nei libri del club e, seppur in un momento che non aderisce propriamente ai fasti di un tempo, mostrare con orgoglio in futuro: il Milan di Montella passa al Dall’Ara di Bologna in nove uomini, doppia inferiorità numerica dovuta alle espulsioni rimediate da Paletta prima e Kucka poi, andando a segno nei battiti finali della gara sull’asse DeulofeuPasalic.

LA VITTORIA DEL CUORE – Singolare segnalare come la frittata sia stata compiuta da due (almeno in linea teorica) pezzi d’esperienza dello spogliatoio rossonero, appunto il già trentenne classe ’86 Gabriel Paletta ed il prossimo trentenne classe ’87 Juraj Kucka, e che la stessa sia stata rimediata da due ragazzini terribili. Due ventiduenni, classe ’94 Gerard Deulofeu e classe ’95 Mario Pasalic, il primo autore della giocata che ha portato al seguente assist, il secondo intelligente nella lettura della situazione e reattivo nella scelta del tempo d’inserimento. Il croato ha tutto per diventare un calciatore importante: il Milan provi a prenderlo. E’ ad ogni modo la vittoria dell’anima rossonera: quella persa nella recente serie di sconfitte consecutive, quella però di cui si necessita per sorreggere un progetto – quello dei giovani profili – che inevitabilmente incontrerà ulteriori passaggi a vuoto. Lì pazienza e carattere fanno e faranno la differenza: la prima dell’ambiente, chiamato a saper attendere, il secondo della squadra.

LA RISPOSTA DI DEULOFEU A NIANG – Via Mbayè Niang, dentro Gerard Deulofeu: sull’addio al Milan del talento francese abbiamo detto tutto. In sostanza: il percorso di crescita del club rossonero, per trovare riscontri nel medio termine, passa inevitabilmente dal non privarsi dei suoi prospetti migliori. Se li fai crescere e poi maturano altrove, il tutto perde di senso. I primi passi di Niang nella sua nuova esperienza in Premier League – con la maglia del Watford allenato da Mazzarri – sono assolutamente incoraggianti: dopo la sconfitta esterna sul campo dell’Arsenal ecco la vittoria casalinga contro il Burnley, con tanto di gol ed assist decisivi nel computo del 2-1 finale. Il tecnico toscano lo ha lodato: “siamo tutti felici che Niang si sia subito calato nella nostra dimensione”. Primi mugugni di parte dei tifosi rossoneri? Deulofeu ha prontamente risposto con la gran giocata dell’epico 0-1 in quel di Bologna.

IL MILAN CI GUADAGNA? – Un’azione in cui sono incluse un po’ tutte le sue caratteristiche: l’abilità nel dribbling innanzitutto, con quell’innata capacità di puntare l’uomo che alle volte si è addirittura tramutata nel limite della sua giovane carriera. Pare che in tanti ex compagni abbiano raccontato che per giocare con lui occorressero due palloni. Poi la rapidità d’esecuzione: quando abbinata al talento può fare la differenza. Infine la precisione nell’assist, dopo una gara oltremodo dispendiosa data la doppia inferiorità numerica, figlia di gran lucidità nella scelta. Niang ha altre caratteristiche: è attaccante da spazi, da aggressione delle praterie lasciate dagli avversari, può inoltre sfruttare una fisicità ben differente da quella minuta dello spagnolo. Non che non abbia talento, anzi: il punto è trovare una continuità di rendimento che gli consenta di esprimerlo fruttuosamente. Formule a parte – diritto di riscatto da parte del Watford per Niang, prestito secco dall’Everton per Deulofeu – il Milan ci guadagna? Chi è più forte: Mbayè o Gerard? Il francese o lo spagnolo? La sensazione è quella che Niang sia di una categoria superiore, ma che non debba perdere ulteriore tempo per dimostrarlo. Intanto il Diavolo si gode il suo Deulofeu.