Esclusiva - Italia, Canovi: «Dimissioni di Prandelli e di Abete? Atto dovuto. Balotelli sopravvalutato, sul blocco Juve...» - Calcio News 24
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2014

Esclusiva – Italia, Canovi: «Dimissioni di Prandelli e di Abete? Atto dovuto. Balotelli sopravvalutato, sul blocco Juve…»

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dario canovi

ESCLUSIVA MONDIALE ITALIA AVV. CANOVI – E’ terminato alla fase a gironi il Mondiale della Nazionale italiana guidata da Cesare Prandelli, sconfitta dall’Uruguay per 1-0 grazie alla rete di Godin. Nella conferenza stampa a margine della gara dell’Arena das Dunas di Natal il commissario tecnico ed il presidente federale Giancarlo Abete hanno rassegnato le dimissioni. In esclusiva a Calcionews24.com, sulla performance degli Azzurri a Brasile 2014 ma non solo è intervenuto l’avvocato Dario Canovi.

Come valuta l’eliminazione dell’Italia guidata da Cesare Prandelli nella fase a gironi di Brasile 2014?

«Dopo la partita con il Costarica era prevista e prevedibile, non era pensabile risolvere certi problemi in pochi giorni. Quella gara era stata abbastanza illuminante riguardo le condizioni della rosa azzurra».

Come commenta le dimissioni del commissario tecnico?

«Indipendentemente dalla motivazione, quella che lo abbiano accusato di rubare i soldi dei contribuenti, che è una grossa fesseria, credo che dopo questo campionato del Mondo sia un atto dovuto, di una persona corretta e sincera. Ha sbagliato il disegno tecnico, se si valutano con calma le ultime due partite ci sono stati errori anche nei cambi, il che dimostri che le idee di mister Prandelli non erano molto chiare».

L’errore più grosso lo ha commesso nella scelta della rosa dei ventitre?

«Sulle convocazioni si può discutere, credo che l’errore sia stato quello di voler cambiare il modulo nella partita con il Costarica, soprattutto nel timore che una squadra come l’Italia ha avuto di una squadra del livello del Costarica. Credo che Balotelli sia un giocatore sopravvalutato, non risulta decisivo, continuiamo a pensare che sia un grande calciatore, ma così non è. Non si può giocare un campionato del Mondo con una sola punta contro una squadra come il Costarica, squadra sicuramente più debole, la qualificazione si è persa lì. Se avessimo giocato con una diversa densità sarebbe andata diversamente, inoltre dalla fine del primo tempo al termine della gara ha sbagliato tutti i cambi. Cambiare modulo in corsa inoltre è un errore di concetto: o ci credi in un modulo o non ci credi, se ci credi lo utilizzi fino in fondo. Altro errore a mio avviso è stato affidarsi per il reparto difensivo al blocco bianconero, con Chiellini che è stato protagonista in negativo».

Secondo lei dunque non è stato giusto lasciare fuori nelle prime due gare il capocannoniere del campionato, Immobile, per fare giocare Balotelli.

«Ritengo che dovessero giocare Cerci ed Immobile oppure Insigne con Immobile, non voglio dire che sia colpa di Balotelli per l’eliminazione, dico che la colpa è del modulo adottato: se Balotelli gioca da solo non riesce a fare la differenza, non è Suarez. Non possiamo permetterci di giocare con una sola punta, che inoltre non è mai stata determinante, nè in questo Mondiale nè nel passato. Le partite in cui lui è stato protagonista negli ultimi anni  si contano sulle dita di una mano. Portare Cassano per fare giocano venti minuti inoltre non ha senso, a questo punto si portava Totti, più decisivo di Cassano e Balotelli».

Un commento invece alle dimissioni di Giancarlo Abete?

«Dimostra la sua correttezza, ma è un atto dovuto: dopo un Mondiale del genere il Presidente della Federazione ha il dovere di rassegnare le proprie dimissioni».