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Falcinelli, i tre passi per diventare l’eroe di Crotone

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Falcinelli è la speranza del Crotone: la salvezza passa tutta dai suoi piedi. E che piedi!

Si chiama Diego Falcinelli, a giugno compierà ventisei anni e prima d’ora, in Serie A, aveva collezionato appena un campionato: quello scorso, deludente, con la maglia della Sassuolo. Qualche volta titolare, tante comparse ed un misero bottino di due reti: quanto è bastato al club emiliano per optare per la separazione. Seppur momentanea, in prestito al Crotone con il compagno e collega di reparto Marcello Trotta. Il Sassuolo ha preferito virare sull’esperienza di Matri, che di reti ne ha messe a segno la metà: sì, perché il signor Falcinelli si trova ora a quota 11 ed, in piena corsa, promette di non fermarsi per rendere realtà quello che fino a qualche settimana fa non aveva neanche le sembianze di un sogno.

Il rendimento di Falcinelli

Undici reti realizzate: prima di lui in graduatoria, fatta eccezione per un super Borriello e per il crac Belotti, attuale capocannoniere del torneo, soltanto calciatori appartenenti alle prime otto forze della classifica. All’evidenza dei fatti dunque il sentiero è in parte già tracciato, va aggiunto il peso dei suoi gol per dettagliare l’incidenza che sta avendo sui risultati della sua squadra: un gol al Mapei con il Sassuolo (0 punti), un gol al Franchi con la Fiorentina (1 punto), un gol al Chievo all’andata (quello del 2-0 seguente al calcio di rigore trasformato da Trotta, 3 punti), un gol alla Sampdoria (1 punto), un gol a San Siro al Milan (0 punti), tre gol allo Scida all’Empoli, quelli rispettivamente del 2-1, 3-1 e 4-1, 3 punti), un gol al Bentegodi ancora al Chievo (quello del definitivo 1-2, 3 punti), due gol allo Scida all’Inter di Pioli (quelli dell’1-0 e del 2-0, 3 punti). Aggregando il dato emerge come le reti del buon Falcinelli abbiano fruttato al suo Crotone ben 14 punti: anche volendo sottrarre dalla statistica l’incidenza della rete segnata al Chievo nella gara d’andata, quella del 2-0 quando il suo Crotone era già in vantaggio, i punti procurati dalle sole reti di Falcinelli restano 11. Che sui 20 complessivi ottenuti finora dal Crotone si traducono in un peso del 55%. Falcinelli statisticamente è più di metà Crotone.

Falcinelli ed un repertorio piuttosto completo

Il centravanti attualmente in forza al Crotone ha innanzitutto ottima fisicità: altezza e stazza però non gli sottraggono una certa potenza nella progressione, tale che lo stesso non risulti il classico centravanti di posizione ma al contrario piuttosto dinamico. Il resto lo fa la padronanza dei fondamentali: il gol siglato al Bentegodi di Verona sul campo del Chievo, quello che di fatto ha riaperto il discorso salvezza nei riguardi di un Empoli assoluto complice della vicenda, è il manifesto di un attaccante che sa trovare soluzioni di qualità. Un colpo ad incrociare, nel finale di partita e dunque con tutta la stanchezza sulla spalle, che può realizzare soltanto chi è in grado di restare lucido e sfruttare i suoi mezzi tecnici. Così Falcinelli ha infiammato lo Scida: già idolo di mezza Italia fantacalcistica, fattore peraltro accresciuto dalla doppietta all’Inter con cui la fetta di nazione non nerazzurra ha sbeffeggiato la squadra di Pioli, si è preso uno stadio che è ora ai suoi piedi. Il sogno salvezza neanche era coltivato per quanto lontano si trovasse l’obiettivo: impensabile del resto quando – senza andare troppo indietro – alla ventinovesima giornata ti ritrovi con 14 punti. Una media, quella di mezzo punto a gara, che rende una proiezione di 19 punti complessivi. Altro che salvezza. Poi le due vittorie contro Chievo ed Inter, la decisiva complicità di un Empoli che non segna neanche per sbaglio, ed ecco lì il miracolo: calabresi clamorosamente a tre soli punti dalla permanenza nella massima serie.

I calendari di Empoli e Crotone

Premettiamo come, in caso di arrivo finale a pari punti, sarebbero proprio gli uomini di Nicola – che ha promesso un viaggio Crotone-Torino in bicicletta qualora fosse centrato l’obiettivo – a salvarsi in virtù del vantaggio accumulato nello scontro diretto. Lì dove, al 2-1 subito all’andata al Castellani, hanno risposto con il perentorio 4-1 dello Scida che in tal senso li pone inequivocabilmente in vantaggio. Non ci resta che analizzare il calendario che attende le due contendenti da qui al termine della stagione, partendo proprio da quello del Crotone: Torino (trasferta), Sampdoria (T), Milan (casa), Pescara (T), Udinese (C), Juventus (T), Lazio (C). Le ultime due gare sono tanto complesse quanto potenzialmente da disputare con squadre che nulla avranno da chiedere al proprio percorso: vuol dire poco, i punti vanno fatti prima. E le tre partite clou in analisi incrociata sembrano essere proprio quelle che precedono i passi finali: ossia contro Milan e Udinese allo Scida, gare intervallate dall’accessibile trasferta di Pescara. E’ lì che il Crotone si gioca la salvezza: 7/9 punti per assegnare le credenziali al sogno. Che passa inevitabilmente dalla vena realizzativa del centravanti principe della squadra. L’Empoli non ha chi segna, fattore da tenere in debita considerazione nel seguente finale di campionato: Fiorentina (T), Milan (T), Sassuolo (C), Bologna (C), Cagliari (T), Atalanta (C), Palermo (T). Stesso numero di trasferte (4), un finale un pelino più agevole, tre punti in più ma un Falcinelli in meno. Ed è a questo che si aggrappa il popolo crotonese.