Inter, Materazzi ricorda Mourinho: «Ha cambiato la nostra mentalità»
Connettiti con noi

Calcio italiano

Inter, Materazzi ricorda Mourinho: «Ha cambiato la nostra mentalità»

Pubblicato

su

Inter, Marco Materazzi ricorda i metodi innovativi di José Mourinho: «Ha cambiato la nostra mentalità e quella dell’Italia»

L’ex difensore dell’Inter Marco Materazzi ha parlato della sua carriera e di José Mourinho a KEEPUP. Ecco le sue dichiarazioni.

MOURINHO – «Quando è uscito dal Bernabeu abbiamo pianto perché gli ho detto “hei, amico mio, mi hai lasciato con quell’allenatore” perché sapevo che dopo di lui sarebbe arrivato uno che andava bene per noi. Penso che se Benitez fosse rimasto con noi per un altro anno o due avremmo potuto vincere tutto. Magari non la Champions League, ma lo scudetto sì. Avevamo una squadra molto buona, con giocatori molto forti. Meritavamo di vincere anche nel 2011, ma i primi 6 mesi furono molto brutti. A gennaio avevamo 19 punti in meno del Milan. Poi siamo arrivati ​​al derby con un punto in meno. Se avessimo vinto quel derby, forse avremmo conquistato il titolo. Non è andata bene ma forse, se Mourinho fosse rimasto con noi, avremmo vinto facilmente il campionato. È la vita. Rispettiamo la sua decisione. Poi è andato al Real Madrid, uno dei migliori club del mondo. Questo è il calcio».

INTER – «Ho vinto la Coppa del Mondo nel 2006. Ho iniziato a vincere trofei ma a 33 anni. Poi finire con la Champions League per me è stato il massimo perché volevo il meglio sia con la nazionale che con il club. Per me è stato fantastico. Mourinho ha cambiato la nostra mentalità. L’Inter è una famiglia, lo era prima del suo arrivo e lo è rimasta dopo la sua partenza. Ha cambiato i nostri metodi di allenamento perché prima di Mourinho, in Italia, normalmente la routine era correre, e poi giocare con la palla. Con lui giochiamo solo con la palla. Ogni allenamento non prevedeva corsa. Correvamo con la palla. Era una novità per l’Italia. Ha cambiato totalmente la nostra mentalità e quella dell’Italia. Ora molte squadre lo fanno. Prima, nessuna squadra. Per noi è stato fantastico. Immagina se non giochi domenica e il giorno dopo ti alleni e corri, corri, corri. Diventeresti pazzo. Con lui corri con la palla. È stato fantastico. Ha creato empatia con tutti».