Inter, Sainsbury si presenta: «Mi ispiro a Zanetti, voglio migliorarmi»
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Inter, Sainsbury si presenta: «Mi ispiro a Zanetti, voglio migliorarmi»

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Sainsbury la sua storia all’Inter l’ha già scritta, è il primo giocatore australiano della storia nerazzurra. Arrivato nel mercato di gennaio, un po’ a sorpresa, il giocatore si presenta sul profilo twitter ufficiale della società di Suning

Il difensore Sainsbury il suo nome nella storia dell’Inter l’ha già scritto: è il primo giocatore australiano ad indossare la maglia nerazzurra. Il club di Suning l’ha accolto a gennaio, nel mercato di riparazione, e il giocatore si è presentato oggi ai suoi futuri tifosi tramite la rubrica “Ask” su Twitter. Sono tante le domande che gli sono state poste: quale giocatore dell’Inter può essere di ispirazione per lui, quale dei suoi compagni l’ha impressionato. Fino al suo soprannome, che è tutto un programma e che speriamo di vedere anche sulla maglia al posto del suo norme reale. Ma leggiamo la sua presentazione: «All’Inter sono tutti molto gentili, mi hanno accolto bene e questo rende facile l’adattamento. È una bellissima esperienza in un grande blucerchiato come l’Inter e ci sono grandi responsabilità. Voglio mettere in luce le mie qualità sperando che l’allenatore possa scegliermi. Mi ispiro a Javier Zanetti, sono in una squadra così importante anche per migliorarmi e imparare tanto. Anche della cultura italiana: sto cercando di ambientarmi anche nel calcio italiano in generale. È un bel gruppo, unito, tutti allegri e tutti che vanno d’accordo. Rispetto agli altri campionati quello italiano è più tattico e tecnico e la qualità dei giocatori è molto alta».

I TIFOSI, L’ALLENATORE E IL SOPRANNOME – «I tifosi vedono l’Inter come una grande famiglia» continua «ed è meraviglioso vedere la passione con cui seguono il club. Mister Pioli mi ha accolto molto bene, è entusiasmante partecipare ai suoi allenamenti. Il giocatore che mi ha impressionato di più è stato Mauro Icardi. Oltre al calcio seguo il golf e mi piace fare nuove esperienze, sia per conoscere nuovi luoghi sia per conoscerne il cibo. Il mio soprannome? Skippy, in Olanda il mio ex allenatore amava un programma televisivo in cui il protagonista era un canguro di nome Skippi».