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2016

Inter cinese: Mancini è spiazzato e deluso

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mancini inter maggio 2016 ifa

Suning verso la maggioranza e per la panchina torna in ballo Simeone

Niente ingresso con una quota di minoranza per una scalata graduale: il Suning Commerce Group vuole acquisire subito la maggioranza dell’Inter e punta al 70% delle quote entro fine giugno. Il colosso industriale cinese, leader nel commercio dell’elettronica, è alle battute finali: sabato la dirigenza nerazzurra potrebbe, infatti, partire per Nanchino e firmare. La bozza dell’accordo già c’è. Ecco lo scenario più probabile: Massimo Moratti esce dall’Inter entro fino giugno perché Suning acquista il suo 29,5% e una fetta di Erick Thohir per arrivare subito al 70%. Il magnate indonesiano, dunque, resterebbe col 30% anche per assicurare continuità nella fase di transizione. E non è da escludere che mantenga all’inizio la carica di presidente. Ma Suning vuole l’intero pacchetto nerazzurro e che esca di scena nel giro di pochi mesi Thohir, che potrebbe virare sul calcio inglese, a meno che non si decida di fargli prolungare la permanenza. Le indiscrezioni sono state confermate dall’Inter, seppur non ufficialmente.

NUOVA GESTIONE – La politica dell’autosufficienza non si è rivelata azzeccata nella gestione del club meneghino, che ha bisogno di spalle forti per la costosa gestione. La valutazione complessiva dell’Inter è il vero nodo della trattativa: la società nerazzurra è stata valutata 500 milioni di euro dal Suning, ma dall’Inter trapela una cifra di 700-750, quindi i cinesi coprirebbero i 300 milioni di debiti, rimborserebbero i 100 prestati da Thohir e ne verserebbero altri 100 per liquidare l’indonesiano e Moratti. A ottobre ci sarà bisogno poi di un aumento di capitale. C’è poi il delicato tema della governance: da valutare come cambierà il management dell’Inter. Intanto Michael Bolingbroke è diventato direttore non esecutivo di Goal Soccer Centres, un’azienda inglese che si occupa di impianti di calcio a 5. Tutti i problemi dell’Inter non spariranno, però, con l’arrivo dei cinesi, che andranno comunque a Nyon a chiedere alla Uefa un voluntary agreement: il Fair Play Finanziario incombe e servirà un nuovo piano. Le prospettive, però, sono più rosee.

PANCHINA ROVENTE – L’idea di portare avanti il progetto nerazzurro c’è, ma Roberto Mancini è deluso e spiazzato per quanto sta accadendo in casa Inter: pare, infatti, che i dirigenti non gli abbiano comunicato nulla fino all’ultimo momento sulla cessione delle quote societarie e questo lo ha deluso. Mancini era convinto che tutto sarebbe rimasto com’era, ma presto si ritroverà una proprietà cinese. Ora l’allenatore è confuso, del resto già a gennaio ha avuto delle perplessità quando Thohir non ha osato sul mercato per rinforzare la squadra che era prima in classifica. Ora Mancini attende di conoscere il suo futuro dalla nuova proprietà. Un contatto c’è stato quando i cinesi sono stati a Milano, ma Mancini, appunto, non sapeva che sarebbero diventati i nuovi proprietari, era convinto che si trattasse di potenziali nuovi partner. E allora attenzione a Diego Simeone, incerto sulla sua permanenza all’Atletico Madrid, senza trascurare eventualmente Cesare Prandelli, che non ha ancora firmato con la Lazio.

IL MERCATO – Se c’è qualcosa che non cambia è il mercato estivo: in arrivo Tonny Vilhena, altro colpo a costo 0 dopo Ever Banega e Caner Ekin. Tra Joao Miranda, Felipe Melo, Jeison Murillo, Samir Handanovic, Marcelo Brozovic e Mauro Icardi solo un paio sarà ceduto. Piace Bruma (PSV), affare da 8 milioni di euro, resta complicata la pista Benatia (Bayern Monaco), per questo resta in lizza Mammana (River Plate) e si pensa a Rekik (Marsiglia). Per la destra ci sono Van der Wiel, svincolatosi dal PSG, e Zabaleta (Manchester City). Il sogno per il centrocampo è Biglia (Lazio), ma è più facile arrivare a Diarra (Marsiglia), anche se la concorrenza non manca. C’è poi Otavio (Atletico Paranaense) che potrebbe rinforzare la zona centrale, senza dimenticare Yaya Tourè (Manchester City). Per le fasce c’è Candreva (Lazio), ma servono 25 milioni di euro e allora c’è Gabbiadini in uscita dal Napoli, oltre a Marlos (Shakhtar), che costa poco più di 15 milioni.