Latina, perquisizione in sede: sequestrate quote per 2 milioni - Calcio News 24
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Serie B

Latina, perquisizione in sede: sequestrate quote per 2 milioni

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Nuovo scandalo per il Latina: il presidente, Pasquale Maietta, accusato di reati contro il Comune e la Pubblica amministrazione. Rubati soldi e condizionatori

AGGIORNAMENTO 16 NOVEMBRE – Una nuova bufera si abbatte sul Latina calcio. Il club avrebbe utilizzato dei movimenti di denaro, celati da operazioni che solo in apparenza erano legittime e giustificate, in maniera illecita. Un’altra indagine che ha fatto emergere «una gestione impropria di alcune società prossime alla liquidazione quale veicolo di passaggio di fondi di natura incerta o illecita tra diverse persone, aventi quale destinatario finale la società sportiva ovvero uno dei suoi soci». Al momento ben 10 soggetti sono stati iscritti nel registro degli indagati, oltre al Latina calcio, segnalato per responsabilità amministrativa. I finanzieri, nell’ambito dell’operazione, hanno sottoposto a sequestro circa 2 milioni di euro di liquidità.

 

Ancora caos a Latina: il burrascoso ma annunciato addio di Pietro Leonardi, causa inibizione inflittagli dopo il fallimento del Parma, non resterà l’unico scandalo per i laziali. Il presidente del club, Pasquale Maietta, è stato infatti accusato di associazione a delinquere e reati contro la Pubblica Amministrazione. A questo vanno sommati i precedenti disordini pubblici, probabilmente collegati, per cui sono stati arrestati l’ex sindaco e l’ex assessore all’urbanistica. Il capo d’accusa principale per il patron è quello di sottrarre proventi e non solo al comune e usarli a scopo personale.
SOLDI E CONDIZIONATORI – La denuncia è partita dal Gip del tribunale del Lazio, Mara Mattioli, secondo la quale Maietta trattenga per sé il 5% dei ricavi del Latina, invece di destinarli come da contratti alle opere pubbliche ed alle istituzioni. La Gazzetta dello Sport inoltre mette il carico con particolari tragicomici ma allo stesso tempo inquietanti: il 45enne proprietario avrebbe addirittura rubato un condizionatore dall’ospedale per montarlo nel proprio ufficio. Immediate le giustificazioni di riti ma la sensazione è che i tentativi di smontare il caso moriranno sul nascere.