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Malagò critico: «La situazione del calcio italiano non è cambiata»

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Il presidente del CONI Malagò ha anche commentato l’arrivo di Ronaldo alla Juventus: «Dà molto valore aggiunto a tutti»

Dopo la debacle contro la Svezia nel turno di qualificazione Mondiali in Russia, si era parlato di una rivoluzione all’interno del calcio italiano. Ma è davvero arrivato il momento di veder cambiato il nostro movimento calcistico? La risposta al momento è negativa, almeno per Giovanni Malagò: l’attuale presidente del CONI, ex commissario della Lega Serie A, ha espresso delle sensazioni negative relative al periodo vissuto dal mondo del pallone azzurro, commentando i risultati avuti dal commissariamento-Fabbricini in Federcalcio.

Malagò ha esordito: «Situazione del calcio italiano cambiata? Sinceramente no. Lo dico con franchezza. Penso che in Lega si siano creati i presupposti con Gaetano Micciché per avere una marcia diversa, una visione enormemente superiore a prima in grado di sviluppare le potenzialità del calcio di vertice. Aver fatto lo statuto, aver dato una governance, è un grosso passo in avanti. Micciché è un valore aggiunto. Ora bisogna proseguire. La Lega non può muoversi come un corpo a sé, è il motore economico certo, ma è anche parte integrante della Federcalcio. È indispensabile che la Lega assieme alle altre componenti arrivi a una nuova governance condivisa, per fare quelle riforme che tutti ritengono indispensabili: dalla riformulazione della legge 81 sul professionismo, al calcio femminile, dalla riforma dei campionati all’utilizzo degli extracomunitari. È chiaro che se sei eletto con una maggioranza piccola sarai preoccupato più dal conservare quella maggioranza piuttosto che dal varare iniziative».

Sul commissariamento in Federcalcio e sull’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus, infine, accolto da molti come evento fondamentale per la crescita dell’appeal del calcio di Serie A: «Fabbricini? E’ un galantuomo, la litigiosità che ha caratterizzato gli anni recenti ma anche meno recenti della Federcalcio non ha aiutato il lavoro del commissario, che ha bisogno di un contesto di serenità per operare. Ringrazio Roberto per lo spirito di servizio con cui ha abbracciato questo incarico. Se mi fa piacere l’arrivo di Ronaldo alla Juventus? Sì, molto. Dà valore aggiunto a tutti. Aziende, sponsor, tv. Poi ho l’impressione che abbia messo in moto un meccanismo molto virtuoso».