Non sognava il Psg

Il futuro di Edinson Cavani, le speranze, i sogni da bambino e la scelta finale

Cavani – Paris Saint Germain, operazione tra le cinque più costose della storia del calciomercato: nell’olimpo, come accadde con Cristiano Ronaldo e Kakà al Real Madrid nella stessa stagione, Zidane sempre nel club di Perez ed Ibrahimovic al Barcellona. Ma il Matador è nell’olimpo dei club più accreditati a livello internazionale? Scopriamolo insieme.

LE DICHIARAZIONI DI CAVANI – Mai la diretta ammissione di voler lasciare Napoli, alla pari di quanto non è riuscito a nascondere l’intenzione di chiudere il ciclo all’ombra del Vesuvio ed approdare in un club da lui ritenuto un passo ulteriore per l’evoluzione della sua carriera. Una crescita che avrebbe trovato logica spiegazione nel passaggio al Real Madrid – il suo “sogno da bambino”, come in effetti è capitato a tutti noi o quasi quando abbiamo mosso i primi passi verso questo splendido e maledetto sport – o almeno al Chelsea di Josè Mourinho ed in ultima istanza al Manchester City in cerca di riscatto dopo l’ultima deludente stagione. Un trasferimento che non si sarebbe tradotto in una scelta meramente economica – e legittima, ci mancherebbe – quanto invece nel meritato passaggio in una delle realtà d’elite del panorama mondiale.

L’IRRUZIONE DEL PSG – Il pagamento dell’intera clausola rescissoria al Napoli e il riconoscimento dei bonus di solidarietà a Danubio e Palermo, le squadre nelle quali ha giocato fino all’età di ventitré anni: l’accordo con il calciatore che si aggirerebbe intorno ai nove milioni di euro netti e rappresenterebbe dunque un raddoppio dell’ingaggio che il Napoli ha riconosciuto al Matador con il milionario rinnovo della scorsa estate. Il club di De Laurentiis avrebbe aumentato l’importo del contratto dell’uruguaiano nell’intenzione di trattenere uno dei centravanti più validi del panorama calcistico e regalarlo alla nuova gestione Benitez, ma il calciatore ha scelto di non sedersi nemmeno al tavolo della trattativa: assunto comprensibile più in caso di passaggio ad un club di primissimo ordine in competizione nei campionati europei più strutturati.

IL TRASFERIMENTO IN FRANCIA E’ UN’EVOLUZIONE NELLA CARRIERA? – L’opinione personale è negativa. A prescindere dai risultati che il club francese raggiungerà nella Champions League. Una massima competizione europea disputata al fianco di campioni accreditati come quelli del Psg non giustifica la bassa rilevanza dell’altro ramo fondante di una stagione, quel campionato che – nel caso della Ligue   1 francese – appare troppo ridimensionante per le ambizioni di un campione. Non sono novità i mal di pancia di Thiago Silva e Zlatan Ibrahimovic dopo una sola stagione in quel di Parigi, aspetto ancor più pesante per un calciatore all’apogeo del suo rendimento e non ancora transitato in una squadra di primissima fascia a livello mondiale. Il Napoli studia per diventarlo a prescindere dal futuro di Edinson Cavani: caro Matador, sei sicuro che il Psg sia la scelta giusta? Economicamente indiscutibile, quello sì. Ma il calcio vero si gioca altrove.