Serie A
Pirateria, De Siervo: «La TECNOLOGIA PREMIA i pirati, ma la BATTAGLIA è ancora APERTA»
Le parole di Luigi De Siervo, amministratore delegato della Serie A sulla lotta contro alla Pirateria della Lega
L’amministratore delegato della Lega Serie A De Siervo ha parlato della battaglia contro la pirateria del campionato italiano. Di seguito le sue parole all’evento ‘Ricette di innovazione’ all’Università Milano-Bicocca.
PIRATERIA – «La battaglia contro la pirateria digitale è essenziale nel nostro Paese. Siamo riusciti a portare al nostro Parlamento una legge che consente di intervenire con una piattaforma che abbiamo donato all’Autorità e far cadere un sito pirata entro 30 minuti. Il supporto della tecnologia però sta molto più dalla parte dei pirati che dalla nostra, perché sono molto più bravi di noi. Ci sono stati avvicendamenti, ci sono connivenze, perché le amministrazioni del passato hanno tollerato questo comportamento, ma la battaglia è aperta. Il calcio si mantiene grazie ai ricavi che vengono dal pubblico, attraverso la presenza negli stadi, ma soprattutto attraverso i ricavi della televisione. È facile comprendere come se ci sono 300 milioni che mancano all’appello, i conti delle grandi aziende non tornano più e anche chi gestisce i diritti deve accusare una riduzione. Che poi sono i soldi che mancano al calcio italiano per vedersi garantito la presenza di grandi campioni come in passato».
INDAGINI SULLE CURVE DI INTER E MILAN – «Credo che sia un intervento importante e che le forze dell’ordine stanno costantemente monitorando quello che avviene anche negli stadi. Da questo punto di vista le informazioni sono ancora poche, ma credo che questo vada nella logica di rendere gli stadi luoghi aperti, in cui si possa andare serenamente anche con le famiglie e questo lo auspichiamo da tempo. L’obiettivo non solo nostro, ma del calcio globale, è fare in modo che le famiglie tornino agli stadi. Questo presuppone da un lato l’evidente presa di responsabilità del calcio che deve modificare e ristrutturare gli stadi, come è avvenuto con successo a Bergamo. Dall’altra le Forze dell’Ordine devono cercare di fare un lavoro attento per individuare quelle frange di tifo organizzato, se guardiamo all’Inghilterra si possono eliminare, che ha degli obiettivi totalmente contrari all’ordine costituito».
Monza News
Il Monza è in vendita, lo vuole un italo-americano. In Serie A ci sono altri due club che presto potrebbero cambiare proprietà
Le ultime sulle possibili cessioni societarie di alcuni club importanti in Serie A come il Monza. Tutti i dettagli e le evoluzioni in merito
«Viene dal Bronx, ha origini emiliane e, soprattutto, vuole il Monza. Il miliardario italo-americano Mario Gabelli sta trattando l’acquisto del club lombardo della Fininvest della famiglia Berlusconi. Il negoziato è ancora in corso e non è detto che vada in porto, ma il pretendente ha le carte in regola»: il Corriere della Sera mette in prima pagina la possibilità che il calcio italiano abbia un altro club in mani estere. Chi è Mario Gabelli? Ha 82 anni, è il fondatore e la guida di Gamco Investors, società di New York che oggi gestisce 31 miliardi di dollari e che lui ha da ben 48 anni. Possiede inoltre un patrimonio personale che sfiora i due miliardi.
Peraltro il Monza non sarebbe l’unico club di Serie A in procinto di cambiare proprietà. E se per il Genoa la comunicazione da parte della società statunitense 777 Partners è già arrivata, con l’ammissione che si sta lavorando per la cessione totale o parziale di quote nel breve medio-termine, è più sorprendete che anche l’Empoli stia cercando nuovi soci. Fabrizio Corsi non ha intenzione di uscire di scena, ma potrebbe cedere una parte importante della società, oggi più appetibile per i buoni risultati sportivi e per l’approvazione del progetto di restyling dello stadio Castellani.
Juventus News
Tacconi polemico: «Gli arbitri stanno rompendo le p…e alla Juve, spero la smettano presto»
Le parole di Stefano Tacconi, ex portiere della Juventus e della Nazionale, sugli episodi arbitrali che riguardano il club bianconero
Stefano Tacconi ha parlato a a Tuttosport degli episodi arbitrali che hanno visto protagonista la Juve in questo avvio di Serie A.
CALCIO DI OGGI GLI PIACE? – «Quello di oggi poco. Ai miei tempi dicevano che era lento, adesso con tutti questi passaggi, molto spesso anche indietro, non mi piace. Nuova Champions? No, troppo confusionaria, troppe partite: con l’andata e ritorno era meglio».
ARBITRAGGI – «Lasciamo perdere… Spero solo che abbiano finito di rompere le palle alla Juve, certe decisione sono sempre contro i bianconeri, è ora di finirla».
L’INTERVISTA INTEGRALE A TACCONI SU JUVENTUS NEWS 24