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PSG, nervi tesi dopo il Nizza: lite negli spogliatoi

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La Ligue 1 non è più un dominio da esercitare per il PSG e la situazione diventa tesa dopo il pareggio interno contro il Nizza. Duro scontro tra Aurier e Ben Arfa, Unai Emery minimizza: «Normale quando non si vince»

Dal 2012, siamo abituati a vedere la Ligue 1 come il playground del Paris Saint-Germain. Senza rivali da tempo, i parigini hanno usato il campionato locale come allenamento per gli impegni europei, con la speranza di arrivare più avanti possibile in Champions League. E mentre i quarti sono la massima esperienza fatta dal PSG in campo continentale, ora il dominio in Francia non è più così scontato.

NUMERI – Lo dicono i numeri, che vedono la Ligue 1 molto più aperta nell’edizione 2016-17. Tra la sorpresa Nizza e il Monaco che sta letteralmente volando (con un attacco da 53 gol… e siamo a dicembre), il PSG non è più così sicuro di poter dominare nell’ambito nazionale (-4 dal Nizza capolista, -3 dal Monaco secondo). C’è il rischio che il titolo finisca in altre mani, cosa che non accade dal 2011-12, quando il Montpellier di Giroud alzò l’ambito trofeo.

A MUSO DURO – Che i nervi tesi stiano danneggiando il PSG lo si è visto anche nell’ultimo match di campionato, quando la squadra parigina ha impattato 2-2 contro la capolista Nizza. Anzi, il PSG ha dovuto recuperare un doppio svantaggio grazie ai gol di Cavani, ma negli spogliatoi la situazione sembra degenerata: lo scontro tra Serge Aurier e Hatem Ben Arfa – con il primo che ha accusato il secondo di aver tenuto troppo la palla per sé – nel post-gara ha costretto gli altri a separare i due. Anche Thiago Silva è stato coinvolto, ma in un alterco con un avversario (Belhanda). E l’ultimo 3-1 casalingo ai danni del Lille in Coupe de La Ligue non è bastato a riportare la serenità.

EMERY MINIMIZZA – Come segnala Fox Sports, il tecnico del PSG Unai Emery ha provato a ridimensionare un conflitto di dimensioni notevoli: «Anch’io sono molto teso quando non si vince, è normale. I giocatori hanno una grande responsabilità e sono molto professionali. La tensione è positiva. Un giocatore che non è arrabbiato dopo una sconfitta non mi piace. Domenica la squadra ha risposto bene in campo e nello spogliatoio tutti hanno mostrato carattere, hanno mostrato di avere cuore».