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Roma: Pallotta progetta il futuro tra stadio, sponsor e mercato

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James Pallotta si gode l’impresa della Roma ma già sta lavorando per il futuro del club

Il tempo dei festeggiamenti è finito in casa Roma. L’accesso alle semifinali di Champions League proietta i giallorossi tra le grandi del calcio europeo ma in ballo ci sono tanti temi che definiranno il futuro del club. A questo sta lavorando il presidente James Pallotta, sbarcato nella capitale per assistere alla sfida con il Barcellona ma anche per costruire la Roma che verrà. In queste ore sono in corso diversi incontri presso lo studio Tonucci, nel cuore della città, con dirigenti dell’aria sportiva e dell’area marketing.

STADIO – L’impianto di Tor di Valle è forse in cima alla lista delle preoccupazioni di Pallotta. Martedì, appena arrivato a Roma, aveva chiarito: “Se l’iter slitta oltre luglio credo che non avremo mai uno stadio”. Per tastare il polso della situazione ieri c’è stato un incontro in Campidoglio con la sindaca Virginia Raggi. A dir la verità i due si sono incontrati per ricucire le polemiche nate dopo il tuffo nella fontana di Piazza del Popolo che ha visto protagonista Pallotta nella notte di festa gialorossa. L’americano ha chiesto scusa e oltre a pagare la multa ha donato 230mila euro alla città per restaura una fontana storica. A porte chiuse però c’è stato anche un confronto sul percorso burocratico che sta seguendo lo stadio della Roma. L’amministrazione ha ribadito che non c’è nessun intoppo ma solo i tempi tecnici della burocrazia italiana. L’iter dovrebbe portare alla posa della prima pietra entro febbraio 2019, per arrivare a l’inaugurazione dell’impianto entro il 2021.

SPONSOR – Sempre di grande attualità è la questione del main sponsor. Di fatti la Roma americana non ha mai chiuso nessun accordo di sponsorizzazione in attesa di trovare un’offerta consona alle richieste del patron americano. L’impresa europea dei giallorossi ha certamente aumentato l’appeal commerciale del marchio Roma. È di poco giorni fa la notizia di un accordo con la Hyundai come nuovo back sponsor dei giallorossi ma si attendono altre novità. Lo stesso Pallotta ha annunciato che “nei prossimi 2 mesi ci saranno almeno 4 o 5 annunci molto importanti”. In questi giorni il presidente ha voluto fare il punto con l’area commerciale per varare nuove iniziative e potenziare sempre di più questo settore. A tal proposito non è da escludere che voglia sfruttare la cessione del naming right del nuovo stadio per aumentare ulteriormente i ricavi. Un’operazione simile a quella effettuata dalla Juventus con Allianz per l’impianto di Torino.

MERCATO – Tutti questi discorsi di tipo economico e commerciale vanno di pari passo con la gestione sportiva. Pallotta incontrerà Monchi per pianificare il futuro budget di mercato. L’accesso alle semifinali ha garantito un’altra decina di milioni di euro e altri arriveranno dalla ripartizione del market pool, ancora più ricca vista l’eliminazione della Juventus. Questi nuovi introiti sportivi, uniti alle imminenti partnership commerciali, potrebbero garantire una inaspettata stabilità. È probabile che la Roma non sarà costretta a vendere nessun calciatore entro il 30 giugno come accaduto invece la scorsa estate con i dolorosi (ma remunerativi) trasferimenti di Rudiger, Salah e Paredes. Con queste premesse il ds spagnolo potrà condurre un mercato più tranquillo. Obbiettivo principale sarà quello di rinnovare il contratto di Alessandro Florenzi (scadenza a giugno 2019) e magari ritoccare l’ingaggio di Alisson respingendo le sirene straniere che arrivano dal mercato. Il sogno però è quello di un grande colpo a centrocampo in grado di garantire il dopo De Rossi. I nomi sul taccuino sono tanti ma il sogno resta Mateo Kovacic del Real Madrid.