Sacchi: «Il Milan deve rispondere con l'unità e Pioli deve essere più convinto» - Calcio News 24
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Sacchi: «Il Milan deve rispondere con l’unità e Pioli deve essere più convinto»

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Arrigo Sacchi

Arrigo Sacchi è tornato a parlare del Milan dopo la sconfitta di Parigi e in vista della gara col Napoli in campionato

La sconfitta di Parigi fa ancora discutere chi osserva il Milan. Ecco il punto di vista di Arrigo Sacchi, affidato a La Gazzetta dello Sport.

PIOLI SUL BANCO DEGLI IMPUTATI«L’allenatore è sempre responsabile, questo lo sa anche lui. Il punto è che Pioli deve dare chiarezza a quello che vuole fare. Bisogna che spieghi bene ai giocatori come devono stare in campo, come si devono muovere. Il Milan deve essere un blocco unico, non più lungo di trenta metri. Così ci può essere collaborazione tra i reparti. Se invece vogliono stare lunghi, peggio per loro».

TROPPO UNO VS UNO A MBAPPÉ«Assurdo. Proprio quello che desiderava il francese, che ha tecnica e velocità. Il raddoppio di mercatura dov’era? Eppure ricordo che nella passata stagione, contro il Napoli, avevano raddoppiato e pressato bene su Kvaratskheila. Il problema è che, a volte, i rossoneri fanno cose giuste e poi se ne dimenticano».

COSA DEVE FARE ADESSO L’ALLENATORE«Prima di tutto deve prendere in mano la situazione e organizzare la squadra secondo principi chiari. Il gruppo deve essere unito, sennò finisce che va in barca. Unito tecnicamente, tatticamente e nello spirito. E poi l’allenatore deve essere convinto delle sue idee e trasmettere questa convinzione ai ragazzi. Faccia loro vedere dove hanno sbagliato, così non sbaglieranno più. E se c’è qualcuno che mette zizzania, lo tenga fuori. Se uno non fa le cose richieste, c’è sempre la panchina».

LE DICHIARAZIONI DI CALABRIA«Brutta uscita, quella di Calabria, perché trasmette un’idea di confusione. Inoltre mi sembra che quelle parole, pronunciate a caldo dopo la partita, dimostrino poco rispetto verso l’allenatore. Però, e questo va sottolineato, fanno capire che sotto c’è qualcosa, che non è tutto rose e fiori. E dunque bisogna intervenire al più presto per evitare che la faccenda si complichi. Pioli ha davanti un lavoro difficile, bisogna ammetterlo, però ha le qualità tecniche e morali per saltarci fuori».