Sebastiani rabbioso: «Voglio il Pescara salvo, certe voci non mi piacciono»
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Sebastiani rabbioso: «Voglio il Pescara salvo, certe voci non mi piacciono»

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La rabbia di Daniele Sebastiani, il presidente del Pescara si è sfogato a mezzo stampa sia per alcune voci sia per gli errori arbitrali

Daniele Sebastiani si sfoga, il suo Pescara ha perso malissimo con l’Empoli e il presidente non ci sta a sentire certe voci: «Certa gente deve mettersi d’accorso con se stessa, deve decidere se sono un passionale o un affarista, poi ne riparliamo. Qui qualcuno parla senza sapere quello che dice, come si può mettere in dubbio la mia volontà di salvezza e pensare che voglia il paracadute per la retrocessione. Quando mi dicono che sono un affarista non mi offendo, ma proprio perché sono lungimirante mi voglio salvare a tutti i costi. Chiunque, dotato di un minimo di razionalità, può comprendere quali siano i benefici. Penso al futuro della squadra della mia città e sono stufo di sentire certi discorsi. A agosto tutti si complimentavano per il nostro calciomercato e ora siamo inadeguati».

LA RABBIA DI SEBASTIANI – «Non abbiamo mai pensato che la Serie A fosse una passeggiata. Sappiamo di dover lottare ma le prime partite avevano illuso, sapevamo che sarebbero arrivati momenti duri» ha continuato Sebastiani. Il Corriere dello Sport riporta anche le seguenti parole del presidente del Delfino: «I nostri calciatori sono tutti bravi ragazzi, a prescindere dai requisiti tecnici hanno valori morali. Ma come non vogliamo regali, neppure ci va sottratto quello che ci appartiene perché dopo la filippica di Preziosi contro di noi ci sono errori contro di noi come il mani solare di Cosic contro l’Empoli. Abbiamo avuto Zampano squalificato due giornate con la prova tv per comportamento antisportivo, Skorupski invece ha provocato uno stadio e ha preso 10mila euro».