Spalletti: «Ricci non ce la fa: al suo posto ci sarà lui. Il calcio italiano sta passando un buon momento, si vedono ottime partite»
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Spalletti: «Ricci non ce la fa: al suo posto ci sarà lui. Il calcio italiano sta passando un buon momento, si vedono ottime partite»

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Le parole di Luciano Spalletti, commissario tecnico della nazionale italiana, in vista del doppio impegno degli Azzurri in Nations League

Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa in vista dei prossimi impegni della nazionale italiana in Nations League. Di seguito le sue parole.

STATO DEL CALCIO ITALIANO – «Ai ragazzi stamattina ho fatto i complimenti per come stanno conducendo la stagione, stanno evidenziando un buon calcio e c’è questa competitività che fa bene un po’ a tutti. Si vedono bellissime partite, molto tirate e incerte come Inter-Napoli. E squadre di livello più basso che danno filo da torcere alle più attrezzate: questo fa crescere il movimento e questo ci permette di prendere più calciatori. Siamo felici dei due bomber, stanno facendo vedere ciò che speravamo. Stamattina Kean era con Comuzzo e a quest’ultimo ho detto: ‘Stai attento che segna anche a te…’ E’ in grandissima forma, ha qualità evidenti e piccolissime criticità. Siamo felicissimi».

CHE RADUNO SARA’ – «E’ il raduno del seguito, dobbiamo dare continuità rispetto a quanto fatto vedere fin qui. Stamattina quando abbiamo incontrato i ragazzi, siccome c’è poco tempo, ho subito messo in evidenza qualcosa che sia la sintesi di tutto e noi gli abbiamo portato dei grafici in merito a ciò che abbiamo vissuto durante l’Europeo e ciò che abbiamo vissuto durante la Nations League. Questo cambiamento è dipeso soprattutto da loro, Buffon gli ha detto che una delle qualità importanti che si sono viste è la ripresa della consapevolezza delle loro qualità e forza. Ora si vede che sono tranquilli e consapevoli della loro forza: attraverso queste caratteristiche sono diventati anche una squadra. Non diciamo nulla, gli facciamo i complimenti e siamo sicuramente contenti del fatto che abbiano assorbito questo nuovo sistema tattico in maniera totale. Ora siccome il calcio è in continua evoluzione ci sono metodi differenti di stare in campo e loro sanno adattarsi a ciò che propone l’altra squadra. Gli ho detto che siamo contenti di avere degli indisciplinati perfetti».

CREIAMO DI PIU’ DOPO GLI EUROPEI E RICCI – «Ci sono dati che vanno oltre quelli noti a tutti, ovvero gli indici di pericolosità e racchiudono un po’ tutte le cose che accadono durante la partita. E’ vero, abbiamo tirato molto più in porta e siamo stati molto più al limite dell’area avversaria rispetto ai nostri rivali. Altro dato importantissimo sono le riaggressioni e la conquista della seconda palla, dato diverso rispetto a quello dell’Europeo. Ora c’è da rifarlo e non è mai semplice perché abbiamo degli avversari davvero forti. Mi si diceva che solo 2-3 potevano giocare in quelle nazionali. Ricci va a casa perché abbiamo iniziato questo rapporto con le società e se un giocatore rischia di farsi male non lo portiamo. Sarebbe stato difficilissimo recuperarlo per la prima partita, poi avrebbe dovuto stringere i denti. A noi per la prima partita ci vogliono due mediani e quindi va a casa e viene un altro. Chi al suo posto? Locatelli».

RICHIO RILASSAMENTO – «La prima cosa da fare è non ragionare così… Dobbiamo valutare chi abbiamo davanti: il Belgio è davanti a noi nel Ranking e con giocatori che militano nei più importanti club europei o nella Francia in cui si dice che solo un paio dei nostri giocatori potrebbero giocare lì. Se uno si rilassa, è meglio che si torna a casa. Sono due partite difficilissime e la presunzione è la prima cosa che dobbiamo combattere. Ora abbiamo un gruppo perfetto: per come li conosco io ci sarà poco da dire di questi ragazzi qui».

RETEGUI E KEAN – «Diventa anche facile spiegare perché possono giocare insieme, Kean ha fatto anche la punta esterna ed è uno più di corsa, di gamba, da scorribande. Crea pericoli anche con la sua forza e fisicità, è uno che fa reparto da solo. Mentre Retegui è più da area di rigore, da tirare in porta con le spalle girate. Vede la porta, è bravo a vedere al contrario dentro l’area di rigore. Kean ora ha fatto vedere anche questo, ieri ha segnato in tutti i modi e quei tre gol dicono che è completo. Retegui prima punta e Kean ad andargli sotto, a prendersi palla addosso, può tenerla lì anche due minuti».

CHI GIOCA DEI DUE – «Per ora si continua in questa maniera qui e Kean ha questo problemino che va gestito, almeno per un paio di giorni, e poi si cerca di metterli nelle condizioni per farli esprimere al meglio. Poi durante la partita avere un’alternativa importante è altrettanto importante».

COMUZZO – «Comuzzo ha una grande attenzione, è un calciatore attentissimo e ha un fisico possente, è una bella cantonata. E’ forte a fare il difensore, bravo anche a impostare perché è un calciatore pulito: traspare questa personalità, nonostante sia giovanissimo. A noi fa piacere vedere ragazzi che si mettono in mostra, che fanno vedere il loro talento e talentuoso può essere anche un difensore che fa giocare sporco tutti coloro che gli sono davanti. Sulla Roma, dico prima di tutto che a mie dispiace perché lì ci sono stato diverso tempo e quando sono in un posto mi innamoro di tante cose, gli ho dato tutto me stesso. Lo trovo riduttivo ora venire a parlare di ciò che sta succedendo, ma preferisco non fare ulteriore casino e stare buono. Credo abbia la squadra per uscire da questo momento».

CONSACRAZIONE KEAN E CONVOCAZIONE SAVONA – «Kean è il calciatore che somiglia di più a ciò che è accaduto al nostro gruppo, ha avuto questa crescita abbastanza veloce. Ha evidenziato la convinzione di avere qualità, è davvero forte il messaggio che manda quando gioca. Questo prendersi per mano è successo un po’ a tutta la squadra. Savona l’ho chiamato perché sono curioso di conoscerlo, è la stessa cosa di altre volte: è un giocatore emergente e gioca titolare nella Juventus, spinge e sa spingere. Può fare anche il braccetto e puoi cambiarlo con Di Lorenzo. Conosciamo uno in più con grandi dote calcistiche e umane».

ABBASSAMENTO ETA’ DELLA NAZIONALE – «Dopo la sconfitta contro la Svizzera mi avete subito chiesto cosa avrei fatto e in quell’occasione risposi che avrei abbassato l’età media della Nazionale e così ho fatto. Poi se si decide di rimanere qualche idea devi averla e portarla avanti e mi sembra che qualcosa si sia indovinato perché vedo tutti ben concentrati. Noi dobbiamo sostenerli e tirar fuori il loro talento.

STADI – «Il calcio può far vedere di essere sensibili riguardo ciò che ci gira attorno. Fin quando si può sostenere, aiutare in qualsiasi modo i bisognosi. Mai essere superficiali, dobbiamo dimostrare che il bene che gira attorno al calcio sia messo in mano a persone serie, non a bambini viziati che poi allontanano la passione. Questo è uno sport molto serio, potremmo usarlo per altri fini, e ciò porta che dobbiamo rifare gli stadi. Bisogna rifare gli stadi! Non si possono vedere certi stadi. All’estero in Champions si vedono stadi bellissimi, noi siamo indietro. Dobbiamo metterci al passo con gli altri sia per calcio giocato che per infrastrutture. Il calcio è un viatico fondamentale per avere altre aperture di qualsiasi genere. Può far nascere degli sbocchi per situazioni esterne».

SOSTITUTI CALAFIORI E ROVELLA – «Bastoni quando gioca nell’Inter dimostra di essere un attaccante aggiunto, come fa Calafiori in Nazionale. Di Buongiorno ieri sera ho apprezzato la sua forza contro Thuram e Lautaro. Sono tranquillissimo. Buongiorno grande difensore, Bastoni sa impostare benissimo. Gatti è in crescita: gli abbiamo messo in dubbio la costruzione, ora la fa benissimo, entra con la palla. Siamo tranquilli. Ora vengono due calciatori a fare i mediani: Rovella e Locatelli. Stanno facendo benissimo entrambi. Locatelli non l’ho portato in precedenza perchè non gli vedevo fare alcune cose, ora l’ho visto e lo porto. Rovella per quanto sta facendo ha meritato la convocazione. Facciamoli giocare con fiducia»

STATO DI FORMA DELLA NAZIONALE – «Quando ho accettato di fare il commissario tecnico dell’Italia è perchè credevo di trovare trenta calciatori fortissimi dai quali selezionarne ventitré. Io per l’Europeo non ho messo i ragazzi nelle migliori condizioni per esprimersi al meglio. Ora abbiamo trovato qualche soluzione. Io sono molto fiducioso. Il calcio italiano sta migliorando, dando sbocco a più giovani, e dobbiamo dargli spazio. Ora ne giocano diversi di giovani. L’under-21 è forte. L’under-19 sarà la Nazionale del futuro. Siamo in un’ottima salute».

CAMBIAMENTI – «Non ho cambiato tanto. Per ora stiamo facendo dei ragionamenti coerenti. I ragazzi che sono qui se lo meritano, vogliamo scoprire fino a quanto sono forti. Comuzzo gioca nella Fiorentina in cima alla classifica, Savona titolare nella Juventus. Non sono esperimenti nostri, vogliamo usare anche noi la qualità che hanno mostrato. Conosciamo elementi in più. Abbiamo deciso di portarne non più di 23, perchè ho visto che in 26, 28 lascia strascichi che non voglio creare nella testa. Lo zoccolo della squadra si vede quale è».

RISCHIO PRESUNZIONE – «Comuzzo come Vierchwood? E’ un po’ come il discorso iniziale. Dobbiamo stare attenti a non far diventare i ragazzi presuntuosi. Anche noi dovremmo fare attenzione. Comuzzo ha cominciato ora. Può somigliargli, nel nome sicuramente. Gli auguro di fare le stesse cose, ma godiamoci ciò che ha fatto finora».

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